Cerca
Logo
Cerca
+

Sondaggio-Lombardia, "sinistra doppiata": dove vola Fontana

Fabio Rubini
  • a
  • a
  • a

Il sondaggio di Noto sulle regionali in Lombardia, squadernato ieri sera da Vespa a Porta a Porta, ha svelato quello che solo sinistra e terzo polo negavano. Ovvero che il governatore uscente Attilio Fontana è in larghissimo vantaggio rispetto agli elettori. Il leghista, appoggiato nella corsa da tutto il centrodestra e da una sua lista civica, si porta a casa il 51,5%, contro appena il 29% di Pierfrancesco Majorino che corre con Pd e Movimento Cinquestelle. Ancora più staccata, al 18%, l’ex vicepresidente Letizia Moratti. Infine la rappresentante di Unione Popolare, Mara Ghidorzi, raccoglierebbe appena l’1,5%.

Si tratta di numeri che non lasciano spazio all’immaginazione e ha un bel dire Pierfrancesco Majorino che la corsa contro Attilio Fontana è apertissima. Un mantra che l’europarlamentare ha ribadito anche ieri. Salvo poi perdersi in una lotta col Terzo Polo, con un appello agli elettori:«Se vogliono il cambiamento, dico loro che Letizia Moratti non ha chance, per questo tanti elettori del Terzo Polo voteranno per me». A Majorino ha risposto direttamente il segretario di Azione, Carlo Calenda: «Certo che Maiorino cambierà la Regione Lombardia, infatti si è alleato con i Cinquestelle che vogliono chiudere i termovalorizzatori. La cambia, il problema è che la cambia in peggio».

Chi non si sbilancia, forte dei numeri, è invece Attilio Fontana che porta avanti il suo programma di incontri e non disdegna qualche punzecchiatura a Beppe Sala, sindaco milanese di sinistra, come quando gli ricorda che il rincaro dei prezzi dei parcheggi è «un modo del Comune per fare cassa» dopo che lo stesso primo cittadino aveva aumentato pure il prezzo dei biglietti di tram e metropolitana. Tornando ai numeri, il sondaggio di Noto conferma- se possibile ampliandone la misura - quello che da un po’ di tempo si va dicendo a Palazzo Lombardia. E cioè che il lavoro di Fontana e del Centrodestra, seppur profondamente influenzato dalla pandemia, è stato apprezzato dai lombardi. Un’altra rilevazione di pochi giorni fa spiegava come il centrodestra sarebbe vincente - e con un buon margine - anche a Milano città e provincia, una zona da sempre ostica per Meloni, Salvini e Berlusconi. Con il vantaggio che si allarga mano a mano che ci si allontana dal capoluogo.

Cinque anni fa Fontana, che aveva preso il posto di Roberto Maroni, che aveva rinunciato al bis, vinse con venti punti di vantaggio rispetto al suo avversario, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Oggi ci sono gli indizi per ripetere l’impresa, forse con un margine anche più ampio, nonostante il Pd abbia deciso di scaricare il Terzo Polo per allearsi con il Movimento Cinquestelle. E di regionali in Lombardia ha parlato anche il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a Otto e mezzo da Lilli Gruber. «È un buon momento, la Lega è in forte crescita stando a tutti i sondaggi e Fontana in Lombardia è dato vincente con un larghissimo vantaggio sugli avversari. Non vedo l’ora che arrivi il voto del 12 e 13 febbraio per riconfermare il buon governo di Regione Lombardia e governare anche, per la prima volta nel Lazio». Con buona pace di sinistra, grillini e Terzo Polo, dati perdenti da tutti i sondaggi.

Dai blog