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Giancarlo Giorgetti: "Perché mi hanno fatto ministro dell'Economia"

Giancarlo Giorgetti

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Giancarlo Giorgetti lo ammette non senza ironia: "Nessuno voleva fare il ministro dell'Economia: questa è la verità. E allora un disgraziato della Lega, che viene da un paesino da 700 abitanti che ha anche un nome un po' sfortunato, finisce lì a fare il ministro dell'Economia". Giorgetti, durante il suo intervento all'evento della Lega a Brescia, non manca poi di tirare una frecciata all'opposizione: "Quello che dobbiamo fare noi è sorprendere, non soltanto, quelli che oggettivamente vedono queste difficoltà, ma sorprendere e smentire anche tutti quei gufi, specialmente a sinistra, che dicono tanto non ce la faranno mai", aggiunge.

"Partiamo dal reddito di cittadinanza. Abbiamo detto che avremmo distinto l'intervento per chi è in stato effettivo di bisogno rispetto a quello che deve semplicemente darsi una mossa e cercarsi un lavoro", sottolinea il ministro dell'Economia. "Abbiamo creato questa distinzione: sono due diversi istituti, uno per le famiglie con soggetti fragili, situazioni di difficoltà, l'altra misura è destinata per coloro che non hanno un lavoro e devono dimostrare di cercarselo. E se non lo cercano non avranno niente", assicura Giorgetti.

E ovviamente la sinistra è subito insorta. "Da Giorgetti una caduta di stile, evidentemente" al governo "sono tutti nervosi. Elly Schlein ha passato gli ultimi cinque giorni nelle piazze, ed erano piazze sempre molto piene, che coincidevano con la voglia di quelle città di cambiare", tuona il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, a Tagadà su La7, riferendosi alla parole del ministro dell’Economia: "Abbiamo fatto fare una ricerca di mercato e abbiamo scoperto che c’erano due possibilità: da una parte i lettori di Vogue e dall’altra i lavoratori dipendenti che guadagnavano sotto i 35 mila euro".

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