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Migranti, Bisignani: "Attacco calcolato per destabilizzare l'Italia"

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Come ogni domenica, ecco l'intervento di Luigi Bisignani su Il Tempo. Oggi, 14 maggio, l'uomo che sussurra ai potenti scrive dell'emergenza-immigrazione. O meglio della "bomba migratoria" che mirerebbe a destabilizzare l'Italia. Secondo Bisignani, infatti, si tratterebbe di "un attacco calcolato a Meloni e Piantedosi". Parole pesantissime, uno scenario inquietante, quello tratteggiato sul quotidiano capitolino.

"Caro direttore, l’immigrazione come mezzo di destabilizzazione di massa - premette Bisignani -. È un dato di fatto che gli sbarchi in Italia negli ultimi mesi siano aumentati fino al 300% e, secondo i rapporti dei Servizi, nei prossimi giorni altre centinaia di migliaia di disperati sono pronti a sbarcare dalle coste del Nordafrica. Si parla in totale di circa mezzo milione di persone rispetto alle centocinquantamila degli anni precedenti".

E ancora, rimarca: "Il governo Meloni-Piantedosi sta tentando di tutto per arginare quello che sembra un calcolato piano d’attacco di apparati d’Intelligence internazionali e gruppi di matrice fondamentalista provenienti dall’Africa via Turchia - e poi vedremo nel probabile dopo Erdogan - Tunisia e Cirenaica".

Quindi Bisignani punta il dito contro Parigi: "A questo scenario si aggiungono i francesi, che sigillano sempre di più i loro confini e non fanno altro che soffiare sul fuoco". Ma non può fare a meno di sottolineare come per la prima volta in assoluto, grazie all'azione del governo Meloni, "i rappresentanti delle istituzioni europee, da Ursula von der Leyen a Roberta Metsola fino a Charles Michel" si mostrano "così aperti a considerare il fenomeno migratorio un problema di tutta l’Europa e non solo italiano".

 

Certo, bisogna fare i conti col gioco sporco dei cugini transalpini. "E non è un caso se gli attacchi francesi sono cominciati ad arrivare proprio quando è stato rilevato il sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa dove, rispetto a una capienza di 400 persone, erano arrivati a quasi quattro mila - riprende Bisignani -. Ma questa volta la risposta del Viminale è stata immediata e i cugini d’Oltralpe non hanno potuto fare altro che ingoiare il rospo. E questo grazie all’adozione di sistemi più veloci di identificazione e triage sanitario e l’implementazione di un sistema di trasporti da Lampedusa verso la terraferma via nave e aereo più rapido, incluso la decisione di affidare la gestione del Centro alla Croce Rossa Italiana, oltre all’apertura di nuovi hot spot di primissima accoglienza in luoghi di sbarco", conclude Luigi Bisignani.

 

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