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Ricardo Franco Levi, imbarazzo dopo lo scoop di Libero: "Mio figlio? Uno come tanti"

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Dopo lo scoop di Libero, parla Ricardo Franco Levi e prova a spiegare le sue dimissioni che sono arrivate dopo l'inchiesta del nostro quotidiano che ha smascherato un palese conflitto di interessi: "Si stava mettendo in dubbio la correttezza del mio operato, e non lo posso tollerare. Ho così rimesso il mandato al ministro, anche se non è l’istanza che ne può disporre, come scrive del resto nel suo comunicato", afferma a "La Stampa" Ricardo Franco Levi, ex commissario per l’Italia alla Buchmesse di Francoforte, in merito alle sue dimissioni dal ruolo.

Levi è tornato di conseguenza sulle polemiche intorno all’assegnazione della comunicazione per la partecipazione dell’Italia alla Buchmesse a una società belga in cui lavora il figlio: "Abbiamo fatto una gara cui hanno partecipato svariate compagnie e la Icf Next ha vinto perché sia per progettualità che per costo era di gran lunga quella più indicata, a nostro avviso", sottolinea Levi, per il quale la presenza del figlio Alberto nella società "è un fatto di assoluta inconsistenza", trattandosi solamente di "uno dei tanti giovani italiani che sono andati a cercarsi un lavoro all’estero". Sarà, ma di certo la coincidenza che la comunicazione dell'Italia alla Buchmesse alla società in cui lavora il figlio resta comunque al quanto inquietante al punto che lo stesso Levi ha ritenuto opportuno presentare le dimissioni. 

Clicca qui e leggi l'inchiesta di Libero che ha portato alle dimissioni di Ricardo Franco Levi

 

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