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Berlusconi addio, la sua vita politica in 5 video cult

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Ha importato "l'homo catodicus" in Italia, Silvio Berlusconi. E forse è stato lui stesso "l'uomo televisivo per eccellenza". E questo semplicemente perché il Cav ha visto solo alla fine lo stra-dominio dei social, altrimenti avrebbe monopolizzato pure quelli a giudicare dai milioni di meme di cui è stato più o meno volontariamente protagonista. Ma Silvio è stato "Mister Tv", il re del piccolo schermo. E se la sua vita, soprattutto quella politica, è sintetizzabile in qualche modo, non si può non ricorrere ai cinque più iconici video della sua "avventura pubblica".

 

1) LA DISCESA IN CAMPO
Il 26 gennaio 1994 Silvio Berlusconi annuncia con un video-messaggio la sua "discesa in campo", in politica, e la fondazione di Forza Italia. Inizia la Seconda Repubblica, cambia la storia del Paese. "L'Italia è il Paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere d'imprenditore".

 

 

2) IL DISCORSO DI ONNA  
Il 25 aprile del 2009, a pochi giorni dal drammatico terremoto dell'Aquila, Silvio Berlusconi tocca il suo Zenit di popolarità intervenendo in piazza a Onna, uno dei centri più devastati dal sisma. Commosso, dedica parole intense alla Liberazione e alla libertà, allontanando da sé in maniera veemente le accuse del centrosinistra di essere culturalmente vicino al fascismo. 

 

3) "POVERI COMUNISTI" 
Il Berlusconi "oratore" e animale da campagna elettorale al suo meglio. In piazza a Cinisello Balsamo per un comizio, viene fischiato da alcuni contestatori di sinistra. "Abbiamo anche la contestazione, evviva!", li accoglie prima di travolgerli. "Non sapete che cos'è la democrazia, che cos'è la libertà. Siete ancora, oggi come sempre dei poveri comunisti!"

 

4) "CHE FAI, MI CACCI?"
Il 22 aprile 2010 si rompe per sempre l'alleanza tra Berlusconi e Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale, numero 2 del Pdl e di fatto suo erede designato. chiede a Gianfranco di criticarlo, sì, ma dentro al partito e nelle riunioni. "Ma tu per essere super partes (era presidente della Camera, ndr) non hai voluto nemmeno venire in piazza per la campagna elettorale". Ovazione in sala. "Un presidente della Camera non può fare dichiarazioni politiche. Le fai da uomo politico nel partito e non da presidente della Camera". "Che fai mi cacci? Eh? Mi cacci?", gli grida Fini, alzandosi dalla prima fila. E' l'inizio del Big bang.
 

 

5) LO SHOW DA SANTORO
Lo show di una vita va in scena a Servizio Pubblico, su La7, da Michele Santoro. Berlusconi si scaglia contro Marco Travaglio, anche lui in studio, ricordando le sue condanne per diffamazione. Zio Michele si infervora, il Cav si alza per andarsene: "Pensavo fosse, il peggio, invece è il peggio del peggio. Non le do la mano, non se la merita". Quindi va a sedersi al posto di Travaglio, lo sposta e spolvera la poltroncina. Tra i buu e gli applausi del pubblico in delirio, Silvio la chiude così: "Non sapete neanche scherzare". Era il 10 gennaio 2013: l'evento televisivo dell'anno, forse del decennio.

 

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