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Giorgia Meloni, "dovevamo farlo": come salta in aria l'opposizione

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Le opposizioni si sono unite sul tema del salario minimo e continuano a pressare il governo di Giorgia Meloni: è stata lanciata una raccolta firme che ha superato le 100mila sottoscrizioni nel giro di 24 ore. Chi invece non firmerà la petizione pro-salario minimo è Matteo Renzi, che continua a rivendicare la mossa di non essersi presentato a Palazzo Chigi per partecipare al vertice tra il governo e le opposizioni. All’interno di Italia Viva c’è però chi sta mettendo sempre più in discussione il proprio leader. 

È il caso di Elena Bonetti ed Ettore Rosato, due esponenti di peso che ritengono un errore l’essersi smarcati dal tavolo a Palazzo Chigi. “Giorgia Meloni ha fatto bene a convocare le opposizioni - ha dichiarato Rosato nella sua newsletter - perché è chiaro che in questo Paese esiste un problema gigantesco che sono i salari bassi e mettere tutti intorno a un tavolo per provare a trovare una soluzione è stata una scelta intelligente. Chi ha a cuore la necessità di trovare soluzioni sul lavoro, a quel tavolo deve starci con spirito costruttivo e senza ideologia”. 

Per la Bonetti il fatto che Italia Viva non abbia partecipato al vertice è “un’occasione persa”. L’ex ministra è ormai anche una ex renziana, dato che è contraria pure alla divisione dei gruppi Italia Viva-Azione, che ormai è cosa praticamente fatta. Le prese di posizione di Rosato e Bonetti non fanno che alimentare le voci su un loro possibile addio a Renzi: il primo è dato in avvicinamento alla Lega o a Forza Italia, la seconda ad Azione. 

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