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Forza Italia, sanzioni ai morosi: la mano di Pier Silvio e Marina dietro la stretta

Pier Silvio e Marina Berlusconi

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Dopo che Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno ripianato il debito di Forza Italia, 90 milioni di euro, arriva la stretta sui morosi nel partito fondato dal padre. Ovvero su tutti quei parlamentari e consiglieri regionali che non hanno pagato gli arretrati dovuti (la quota mensile è di 900 euro). Attraverso una apposita modifica statuaria all’odg del Consiglio nazionale del primo ottobre al Berlusconi day di Paestum la segreteria di Antonio Tajani chiede, infatti, che chi non si mette in regola sia sanzionato con la decadenza dagli incarichi di partito. 

"Per evitare disparità di trattamento tra i soci che rispettano esattamente le regole di Forza Italia e quello che talvolta vi soprassiedono" ci sarà una "previsione di sanzioni per la mancata contribuzione al movimento che hanno ad oggetto esclusivamente le cariche interne all'associazione e la candidabilità". Del resto, è diventato ormai necessario gestire la struttura politica in maniera più rigorosa. 

Al Berlusconi day, Tajani ha anche letto una lettera scritta dai cinque figli del Cavaliere per il partito: "Silvio Berlusconi per noi è stato il padre migliore che si potesse desiderare, per voi il fondatore e la guida politica. Forza Italia ha incarnato la sua idea di libertà. Oggi spetta a voi tenere viva questa passione proseguendo lungo la linea ideale che lui ha tracciato. La nostra famiglia è al vostro fianco in nome dell’amore che per sempre ci legherà al nostro papà e nel rispetto di tutto ciò per cui ha combattuto. Il suo esempio politico deve essere il cuore pulsante di Forza Italia". E ancora: "Se fosse lì con voi e sentisse il vostro calore nostro padre considererebbe questo il regalo più bello per il suo compleanno".

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