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Elly Schlein e Atreju, "non sono nel mood". Irrisa da Fratelli d'Italia

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"Non sono nel mood per una festa di partito". E' la tragicomica motivazione di Elly Schlein, che ospite di Amici e nemici su Radio 24 torna sul suo rifiuto a partecipare ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, su invito diretto della leader e premier Giorgia Meloni.

"Io non immagino una visione del mondo più distante e opposta fra la mia e quella di Giorgia Meloni e neanche un percorso politico più diverso - spiega la segretaria del Pd - ma sono io che ho chiesto più volte a Giorgia Meloni un confronto su alcuni temi su cui si può lavorare insieme. Sono io che aspetto che Giorgia Meloni abbia il coraggio di portare in Parlamento l'accordo con l'Albania" e "li stiamo ancora aspettando sul Mes. Il punto è: dove lo facciamo questo confronto? Siccome stanno esautorando la sede opportuna e lì che li aspettiamo".

 

La scelta di non andare ad Atreju, continua la segretaria dem, è "perché li aspettiamo in Parlamento sul salario minimo, ad esempio, è quello il luogo dove dobbiamo confrontarci. Siamo sempre aperti al confronto, ma stanno esautorando il Parlamento, hanno fatto il record di decreti di urgenza, calpestano ogni giorno le prerogative delle opposizioni e non solo perché non si era mai visto che si dicesse ai parlamentari di maggioranza che non devono presentare emendamenti alla manovra e schiacciare solo bottoni. Stanno umiliando i lavoratori e le lavoratrici, contestando pure il diritto allo sciopero e stanno sfasciando la Costituzione". La leader Pd conclude: "Non posso negare che siamo arrabbiati, ma non per gli inviti, bensì per le priorità negate da questo governo". 

 

Inevitabile la replica ironica e pungente da Fratelli d'Italia: "Atreju è sempre stata un'occasione di confronto e di dibattito. Ma per confrontarsi servono le idee e gli argomenti, per questo comprendiamo bene la scelta della segretaria del Pd Schlein di rifiutare il nostro invito", la punge Carolina Varchi, deputato di FdI. "Solo negli ultimi giorni - prosegue - i fatti che giungono dall'Europa e da autorità indipendenti hanno smontato la retorica ipocrita della sinistra. Prima gli apprezzamenti sul Pnrr, poi le posizioni sulla gestione dell'emergenza migranti e ieri il tanto atteso giudizio di Moody's che per qualche esponente anti-italiano della sinistra avrebbe dovuto azzoppare il governo. Il giudizio invece è stato positivo anche nel confronto con i precedenti esecutivi".

 

"E' una notizia che conferma ancora una volta il buon operato fin qui del governo - sottolinea ancora la Varchi -: è questo il vero problema della segretaria del Pd. In passato, però, esponenti della sinistra come Fausto Bertinotti, Roberto Fico, Paolo Gentiloni ed Enrico Letta non si erano sottratti all'invito ad Atreju, un evento che storicamente mette a confronto idee diverse, a volte anche diametralmente opposte. E la nostra leader Giorgia Meloni non ha mai avuto il timore di prendere parte, quando invitata, alle kermesse della sinistra. Capisco però la scelta di Schein che deve prendere atto ogni giorno dei successi del governo. Dice che non partecipa per questioni di 'mood', ma sono convinta - conclude Varchi - che non lo faccia, diciamo così, per questioni di 'Moody's'".

 


 

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