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Otto e Mezzo, De Angelis: "Sciopero? Non ricordo". Sbugiardato a tempo record: che figuraccia

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"La caricatura della destra mondiale". Alessandro De Angelis definisce così Matteo Salvini, in studio da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. 

Secondo il vicedirettore dell'HuffingtonPost, il leader della Lega e ministro di Trasporti e Infrastrutture "ha cercato di  prendersi la scena" ma così facendo "ha trasformato la piazza in una piazza politica a difesa del diritto di sciopero, ha riempito la piazza, questo è il punto. Una piazza molto più politica che sindacale".

 

De Angelis e Beppe Severgnini del Corriere della Sera parlano di "punto messo a segno" da Maurizio Landini e da Pierpaolo Bombardieri, dimenticandosi però di ricordare come i dati d'adesione alla mobilitazione siano ai minimi storici. Va bene la piazza di Roma, insomma, che era un po' la copertina della protesta, ma il resto dell'Italia ha scelto deliberatamente di continuare a lavorare. 



"Precettazione, caso unico". Guarda il video di De Angelis a Otto e mezzo

 

"Una precettazione così non si ricordava nel passato recente. Gli altri ministri non parlavano di scampagnate in piazza e di fannulloni, gente che per difendere i loro diritti ci ha rimesso una giornata di stipendio e che va assolutamente rispettata - prosegue De Angelis -. Un ministro  che ha un minimo di cultura democratica, anziché maramaldeggiare, farebbe bene a dire che quella piazza va ascoltata".

 

Nota a margine: proprio Severgnini, qualche secondo prima, aveva ricordato che l'ultimo caso di precettazione in occasione di uno sciopero risaliva al 2017, non dunque un secolo fa, e che in quel caso al Ministero dei Trasporti c'era Graziano Delrio. Partito? Il Pd, naturalmente.

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