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Giorgia Meloni, l'insulto delle femministe: "Perché non è una donna"

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Giorgia Meloni è il primo premier donna nella storia repubblicana di questo Paese. Ha rotto il tetto di cristallo e con grande grinta, la leader di Fratelli d'Italia ha conquistato con il voto democratico di milioni di italiani la poltrona di palazzo Chigi. Ma a quanto pare una parte del mondo femminile, quello del femminismo pià radicale, ha eletto il premier a nemico numero uno. E lo si è visto bene lo scorso weekend quando le femministe scese in piazza a Roma e a Milano hanno messo nel mirino il presidente del Consiglio. La manifestazione, organizzata in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, era stata dedicata a Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa da Filippo Turetta.

Una storia che ha sconvolto il Paese. Ma ben presto ci siam resi conto un po' tutti che la discesa in piazza è stata usata dalle femministe per regolare i conti con l'inquilina di palazzo Chigi. Lasciamo da parte l'assalto alla sede di Pro Vita e concentriamoci su quanto mostrato dalle telecamere di Quarta Repubblica. Nel corso dell'ultima puntata del talk show di Nicola Porro, sono state ascoltate proprio le voci della piazza.

 

 

E alcune femministe hanno attaccato senza farsi scrupoli proprio la Meloni con argomenti davvero discutibili: "La presidente si reputa femminista ma poi fa i tagli ai centri antiviolenza e i consultori". E ancora: "Una presidente che si identifica come 'il presidente' di donna ha ben poco", dice una manifestante. Poi l'assalto finale che svela il buio ideologico che avvolge la piazza femminista: "È una donna che è arrivata al potere ma non è una donna per le donne". Alla faccia della solidarità femminile e della "manifestazione per Giulia". 

 

 

 

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