Nascondere le mano

Dario Nardella aizza la piazza contro Salvini? Ora teme per i centri sociali

Fabio Rubini

Come spesso gli è accaduto, Dario Nardella lancia la pietra e poi nasconde la mano. O in questo caso, infiamma la piazza e poi fa appelli alla tolleranza. A Firenze, lo sapete, questa domenica andrà in scena la grande manifestazione organizzata dalla Lega, che riunirà i leader identitari per iniziare a scrivere il «Manifesto per l’Europa che verrà». Si svolgerà all’interno della Fortezza da Basso e all’annuncio la sinistra toscana è andata fuori giri.

In primis il sindaco Nardella che ha spiegato su giornali e tv che Firenze avrebbe saputo dare il giusto benvenuto ai sovranisti neri. Un appello subito raccolto dai centri sociali della città, che si sono subito riuniti per organizzare l’accoglienza. Ora, a un paio di giorni dall’evento, Nardella è tornato sull’argomento, predicando prudenza («Firenze è una città aperta, non cacciamo nessuno») e lanciando un appello alla sinistra antagonista: «So che domenica ci sarà una manifestazione promossa da “Rete democratica”. Mi auguro che essa sia basata sui contenuti. Non ci deve essere nessun atteggiamento di intolleranza e violenza perché si farebbe soltanto il gioco di Salvini e dei suoi amici sovranisti».

 

In realtà le manifestazioni dei centro sociali saranno più di una, come hanno reso noto gli attivisti di “Rete democratica”. Si partirà alle 10 in piazza Dalmazia (sotto la targa che ricorda Samb Modou e Diop Mor), poi si andrà sul ponte Vespucci (dove è morto Idy Diene) e in via Taddea (sotto la targa che ricorda l’omicidio del sindacalista Spartaco Lavagnini). Infine grande raduno alle 11.30 in Piazzale Michelangelo «dove tutti insieme testimonieremo la nostra visione di comunità, fatta di libertà, diritti e tolleranza».

 

L’appuntamento di Identità e Democrazia, in realtà, inizierà già sabato 2 dicembre, con una serie di convegni che avrà come relatori i giovani amministratori. «Lanceremo a Firenze il nostro tour nazionale dal titolo “#lacittàdelfuturo” - spiega il segretario dei giovani leghisti Luca Toccalini -. Si tratta di un’idea nata per costruire insieme il concetto di città nuova, che sappia essere accogliente e moderna, dai trasporti sostenibili alla rete di sostegno sociale» e via di questo passo. Restando a Firenze, ieri è scoppiata una polemica perché Alessandro Draghi, capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio, ha accusato Nardella di aver «chiuso il mandato col botto», ovvero con un video promozionale costato «poco meno di 100 mila euro». Un’accusa alla quale il Comune, con una nota, ha provato a replicare, spiegando che sono previste dalla legge «progetti di comunicazione che hanno lo scopo di promuovere la conoscenza delle attività svolte dall’amministrazione».