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Giorgia Meloni alla Cop28: "Il cibo dei ricchi e quello dei poveri, non voglio questo mondo"

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Alla Cop 28 di Dubai il premier Giorgia Meloni ha affrontato diversi temi. Tra questi anche quello che riguarda l'alimentazione e gli equilibri mondiali proprio nel settore della produzione di ciò che portiamo in tavola: "Siamo impegnati anche nell'incolumità alimentare: la nostra sfida è non solo garantire alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti". La produzione alimentare non va considerata "come sopravvivenza ma mezzo per una vita sana", ha fatto sapere il premier.

La ricerca "è essenziale ma non per produrre alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e ai poveri vanno quelli sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere, non è il mondo che voglio vedere". Poi il presidente del Consiglio ha spostato il focus del suo intervento sul clima: "Nonostante i progressi compiuti dopo l'Accordo di Parigi, continuiamo a dover affrontare un evidente 'gap di adattamento'. E le risposte inadeguate non solo amplificano gli impatti del cambiamento climatico, ma aumentano anche le tensioni sulla scarsità delle risorse e ostacolano il progresso verso lo sviluppo sostenibile. Ritengo pertanto - ha aggiunto - che questo primo Global Stocktake debba segnare un punto di svolta, inviare un messaggio politico chiaro e costruire un quadro più efficiente per i nostri sforzi comuni".

Infine, il premier, ha rilanciato il Piano Mattei: "Una sostanziale parte del nostro progetto per l'Africa", il Piano Mattei, che è basato sulla cooperazione con il continente africano, è diretto al settore agricolo. Ma il nostro scopo non è fare della beneficenza. L'Africa non ha bisogno di elemosina, ma di qualcosa di diverso: la possibilità di competere su un campo da gioco che sia equo. Dobbiamo aiutare questo continente a prosperare basandosi sulle sue risorse". "Il continente africano - ha sottolineato - ha il 65% delle terre arabili presenti al mondo, ciò implica che con una adeguata tecnologia e un adeguato addestramento possa soddisfare il proprio bisogno e la propria crescita economica". 

 

 

 

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