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Giorgia Meloni, il discorso in aula: "Quelli per cui aiutare l'Italia è una colpa"

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Giorgia Meloni alla Camera. In vista della riunione del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre, il premier presenzia le consuete Comunicazioni. Qui non manca di lanciare qualche frecciata ai suoi predecessori. Come ai Cinque Stelle, che con i loro sussidi hanno creato disagi alle casse dello Stato. "L’Italia - esordisce -, al netto della misura del Superbonus, che pesa come un macigno sui nostri conti pubblici, e una nazione virtuosa che si presenta con le carte in regola, che non chiede una modifica delle regole per poter spendere senza freni, per sperperare risorse senza controllo". Ma perché - è la precisazione - "è consapevole di un contesto in cui l’Unione si trova a operare ancora eccezionale e necessita di una governance adeguata a quel contesto eccezionale". 

E non mancano neppure le frecciate a Pd e compagni, che in questi giorni non hanno mancato di criticare il governo per l'accordo sui migranti raggiunto con l'Albania. "Dispiace - tuona - che molte delle voci stonate siano arrivate proprio dall'Italia, dispiace e stupisce che evidentemente per alcuni italiani di sinistra aiutare l'Italia sia una colpa. Continuino pure a cercare di distruggere che noi continueremo a costruire e gli italiani potranno vedere la differenza". Il presidente del Consiglio ribadisce ancora una volta che il patto con Tirana "è destinato a diventare un importante strumento per combattere i trafficanti per permettere l'ingresso sul territorio europeo solo a coloro che hanno diritto alla protezione interazionale".

Poi il richiamo all'Europa. I Paesi balcanici, infatti, saranno protagonisti di un apposito Vertice che precederà il Consiglio Europeo. "Un Vertice - sottolinea Meloni - particolarmente significativo per l'Italia perché queste Nazioni non possono essere annoverate fra le relazioni esterne propriamente dette dell'Unione Europea. I Balcani si trovano nel cuore del nostro continente. Non è una regione che sta ai confini dell'Unione: essa si trova all'interno dei confini dell'Unione". Insomma, l'obiettivo è quello di "un'integrazione europea".

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