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Elon Musk ad Atreju, schiaffo agli ambientalisti: "Pensano che l'umanità sia un male"

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Con uno dei suoi figli in braccio Elon Musk ha fatto ingresso ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia a Castel Sant'Angelo. "Voglio enfatizzare che è importante avere figli e creare la nuova generazione. Potrà sembra scontato, ma senza figli non avremo una nuova generazione. Sono favorevole all’espansione dell’umanità e alla creazione di un futuro entusiasmante", ha detto il miliardario, intervistato da Nicola Porro. "Ogni anno guardo ai tassi di natalità ed è deprimente. Sembrano calare ogni anno", ha aggiunto.

"I Paesi non possono dipendere dai flussi migratori per risolvere i loro problemi demografici", quindi Mister X ha fatto l’esempio della Cina: "Al ritmo attuale la Cina perderà forse il 40 per cento della sua popolazione ogni generazione. Si tratterebbe di 600 o 700 milioni di persone. Gli interi Stati Uniti dovrebbero emigrare lì due volte ogni generazione per mantenere i livelli di popolazione attuale, solo per la Cina. Nell’immigrazione non ci sono abbastanza numeri".

Musk ha poi sottolineato "l’importanza delle culture". "Non vogliamo che il Giappone sparisca, che l’Italia e la Francia spariscano. Dobbiamo mantenere ragionevolmente l’identità culturale dei Paesi, o quei Paesi non esisteranno più"

 Quindi Elon Musk ha lanciato una bordata agli ambientalisti: "Gli ambientalisti sono andati troppo avanti: guardano all'umanità come una cosa cattiva. Pensano che ci sono 8 miliardi di persone al mondo e pensano che questo è un male".  E anocora: "Mi considero uno dei più grandi ambientalisti al mondo", ha detto Musk riferendosi alle sue attività nel campo della mobilità elettrica e dell’energia solare, "ma l’ambientalismo deve basarsi sui fatti".

Secondo l’imprenditore, quando le convinzioni ambientaliste si spingono all’eccesso, "iniziano a guardare all’umanità come a un fattore negativo, come fosse una piaga per il pianeta. E alcuni lo dicono apertamente". Ma la questione ambientalista sulla eccessiva immissione di CO2 nell’atmosfera, ha osservato Musk, "è in qualche modo esagerata nel breve termine. Ci sono ragioni di preoccupazione a lungo termine" ma è necessario "tracciare una linea tra quanto è pragmatico e sensato, quando conta davvero e quanto invece no".

Per Musk, nei prossimi decenni sarà necessario concentrarsi sul contenimento"dei miliardi di tonnellate di CO2 che immettiamo nell’atmosfera" ma quello ambientale "non è un rischio esistenziale" e non giustifica "la demonizzazione di petrolio e gas".

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