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Romano Prodi, il retroscena: cosa dice in privato di Elly Schlein

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Se in pubblico Romano Prodi accredita la segretaria del Pd Elly Schlein come possibile federatrice della sinistra, in privato invece il suo pensiero sulla leader dem sarebbe molto diverso: questo quanto sostiene un retroscena del Foglio firmato da Carmelo Caruso. "Ci sono almeno due Romano Prodi, il federatore e lo sfederatore - si legge -. Quello vero non è mai il primo. Il Prodi I, all’evento del Pd, ha dichiarato che Elly Schlein può 'federare' la sinistra. Il secondo Prodi, sottovoce, dice invece che la segretaria, candidandosi alle Europee, rischia di 'snaturare il Pd', di accelerare 'il semipresidenzialismo della Meloni', di 'polarizzare tutto sulla sua persona, come la premier'". Il timore dell'ex leader di sinistra, insomma, è che il Pd diventi di nuovo un esperimento di partito personale.

Quelle parole, che hanno portato i quotidiani a titolare "Prodi blinda Schlein", l'ex premier le ha pronunciate all'evento anti-Atreju del Pd, un Forum su "l'Europa che vogliamo", a proposito del quale Caruso scrive: "Il Pd di Schlein è ancora convinto che l’evento della Tiburtina sia stato un successo. Commentare sarebbe vilipendio di cadavere". Stando al retroscena, inoltre, la segretaria dem, dopo aver rifiutato l'invito della premier ad Atreju, le avrebbe chiesto ora di prestarsi a un faccia a faccia in tv. "Secondo il Professore - scrive ancora Caruso, riferendosi a Prodi - la segretaria sarà costretta a inseguire Meloni e nel farlo contribuirà ad avvalorare quanto pensa Meloni, vale a dire che siamo nel semipresidenzialismo di fatto". Addirittura nel Pd, il primo anno di Schlein verrebbe definito come “renzismo incolore”, “una rottamazione a metà”. 

 

 

 

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