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Giuseppe Conte, fango su Meloni e governo: "Lancio di monetine?"

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Giuseppe Conte non sa più come racimolare consensi. E così ora, disperato, usa anche il caso Verdini per infangare Giorgia Meloni facendosi dettare l'agenda dai "giornaloni" che strizzano l'occhio alla sinistra: "Apprendiamo dalla stampa che Meloni avrebbe commentato la vicenda delle commesse Anas con ’non è una bella storia'. Se non è una bella storia allora Meloni faccia tre cose: dica a Salvini di venire a riferire in Parlamento; faccia retromarcia sulla norma bavaglio con cui la sua maggioranza non vuole permettere ai giornalisti di scrivere - come succede oggi - dettagli di brutte storie come questa; smetta di smontare i presidi anticorruzione che noi avevamo rafforzato al Governo", scrive il presidente del M5s,

Giuseppe Conte sui social network. Il tutto riferendosi a un virgolettato riportato da Repubblica che non ha trovato alcuna conferma. E così Giuseppi sbraita: "La premier eviti anche che il suo partito, Fratelli d’Italia, presenti di nuovo norme - come quella bloccata dal M5S qualche settimana fa - per assumere nelle amministrazioni pubbliche condannati per corruzione. Meloni non sottovaluti la questione morale. Vogliamo tornare ai tempi di Tangentopoli in cui si gettavano le monetine ai politici? Quando non si ha la forza e l’intransigenza di far dimettere da incarichi istituzionali i propri compagni di partito, da Santanchè a Delmastro, si finisce per abbassare l’asticella di tolleranza sui comportamenti di tutti i rappresentanti delle istituzioni, di qualsiasi livello. La lotta alla corruzione, la difesa della legalità devono impegnarci ogni giorno. Senza sconti", conclude Conte. Un altro buco dell'acqua. 

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