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Tajani e Renzi, rissa in Senato: "Magari Sinner..."

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L'interrogazione di Matteo Renzi sulla mancata assegnazione a Roma di Expo 2030 a favore di Riad e la puntuale risposta di Antonio Tajani hanno scaldato gli animi dei senatori presenti al question time di oggi.

"Su cosa sta vincendo l'Italia?", ha chiesto Renzi ricordando le parole della premier Giorgia Meloni ad Atreju dove disse: "con noi l'Italia vince". "Signor ministro degli Esteri dov'è che sta vincendo l'Italia? Ci aiuta a capirlo? Expo 2030: l'Italia è arrivata terza su tre. L'Autorità legata al riciclaggio andrà a Francoforte e non a Milano, seconde le ultime notizie. Il Tribunale unificato europeo dei brevetti: l'accordo istitutivo prevedeva che tutte le competenze fossero a Milano. La Banca europea per gli investimenti: c'erano tre candidati e siamo arrivati terzi. Io non vedo un'Italia che vince". "L'unica vittoria che ho visto", ha ironizzato Renzi nella conclusione, "l'ho vista in coppa Davis, ma stento ad assegnarla alla vostra organizzazione. Magari meglio Sinner che lei su questo. Ho l'impressione che questo governo vinca solo a parole". 

 

 

 

 

La replica del ministro Tajani è stata velenosa. "Capisco la campagna elettorale purtroppo, ma i fatti sono molto diversi da quelli illustrati qua", ha risposto il vicepremier facendo notare ai senatori presenti che "il voto sull'Expo ha confermato i mezzi a disposizione di Riad che Renzi ben conosce", riferendosi alle consulenze del leader di Italia Viva in Arabia Saudita. "Io mi sarei aspettato un suo impegno per portare a casa il ritiro della candidatura saudita grazie alle sue conoscenze e i proficui rapporti", ha detto Tajani sottolineando "forse per lui ma non per l'Italia". "Noi abbiamo fatto il massimo, ma era una missione impossibile", ha aggiunto. "Lui, esperto di gufi, e chi fa il tifo contro l'Italia per consenso elettorale rimarrà deluso", ha concluso il vicepremier. 

 

 

 

Quando è stato il momento di replicare Renzi ha continuato a infierire: "Capisco il suo imbarazzo", ha detto il senatore. "È il ministro degli Esteri di un Paese che non può fare le figure a cui lei lo ha sottoposto. Noi non abbiamo detto menzogne e non abbiamo mai fatto il tifo contro l'Italia. Lei ha offeso le istituzioni e ha offeso l'opposizione. Inizi a lavorare e smetta di far campagna elettorale, glielo chiede il Paese", ha concluso Renzi.

 

 

 

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