Giuseppe Valditara
La scuola seria e giusta. Il progetto a cui sta lavorando il ministro Giuseppe Valditara costruisce un’istruzione ancorata ai valori e rispettosa. Istruzione e Merito – come è chiamato ora il dicastero - si coniugano se ha termine un clima di intollerabile anarchia. E il ministro ha spiegato che cosa vuol fare in radio, una “lezione” nell’etere, nel programma Il Rosso e Nero di RadioUnoRai condotto da me e Vladimir Luxuria ogni mattina alle 11,30. I pilastri sono disciplina, tutela del personale, avviamento al lavoro.
Grande attenzione a quello che succede a scuola, innanzitutto, in tutti i livelli di istruzione. Al Senato è cominciato l’iter della legge che riforma il voto in condotta e Valditara ha messo nero su bianco quel che deve accadere nelle sue intenzioni. È normale che in classe sia sempre più diffusa «la pratica di tirare fuori il cellulare, filmare il professore magari mentre volta le spalle e deriderlo sui social?”, si chiede retoricamente il ministro. Netta anche la risposta che dà: «Questo non va bene». Così – aggiunge - come non può essere consentito un uso improprio del cellulare.
LE REGOLE
Che succederà? Con il 5 ripeti l’anno. Con il 6, sei rimandato a settembre. E sarai interrogato su tutta una serie di questioni valoriali, il rispetto verso l’altro è ciò che deve essere insegnato. Se ti sospendono a scuola scatta, dal terzo giorno in poi, la cittadinanza solidale: i ragazzi puniti non stanno in casa a fare quel che gli pare, ma vanno nelle case di riposo a servire pasti agli anziani, a lavorare in ospedale, in una mensa per poveri o banalmente pulire il giardino di una scuola. Una rivoluzione. Basti pensare ai danni riscontrati al Tasso di Roma a seguito dell’occupazione. Non solo la serratura del portone rotta e migliaia di euro di danni per altri guai combinati nell’istituto; in uno zainetto hanno trovato addirittura cacciavite, i pappagalli usati dagli idraulici, stecche in ceralacca e ferri da maglia: che ci facevano con questa roba? E poi le regole: non può essere imposto da una minoranza alla maggioranza di non poter frequentare le lezioni, le regole vanno calibrate e osservate. Tutelando, non da ultimo, il personale scolastico. Tutto.