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Licia Ronzulli: "Schlein segretaria del Pd? No, cosa è diventata"

 Lucia Ronzulli

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Licia Ronzulli attacca la segretaria dem Elly Schlein dopo la sua presa di posizione sull'invio di armi a Israele. "Il Pd si riunisce a Gubbio per mostrare un’unità che non esiste. Evidentemente spera nel miracolo di San Francesco, perché poi nella realtà si spacca sul voto per l’invio delle armi in Ucraina. La Schlein, ormai, sembra diventata la segretaria di sé stessa", afferma la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, nel suo intervento al congresso provinciale di Milano di FI.

"Arriva perfino a chiedere al governo di interrompere l’invio di armi in Israele, quando questo invio, peccato per lei, è già stato interrotto. Bene invece sta facendo il nostro governo, grazie ad Antonio Tajani, a difendere gli interessi nazionali di fronte alla irresponsabilità di una sinistra che se oggi fosse stata al nostro posto ci avrebbe isolati dal contesto internazionale", prosegue la Ronzulli.

"Non c'è da discutere". Con queste poche parole Antonio Tajani aveva infatti risposto alla Schlein inchiodandola alle sue stesse dichiarazioni: "È dal 7 ottobre scorso che abbiamo deciso di non inviare più armi a Israele, quindi non c’è da discutere", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri. 

 

La segretaria del Pd, durante il seminario dei deputati dem a Gubbio, aveva chiesto di evitare l’invio di armi verso il Medioriente e a Israele per non rischiare che venissero usate per crimini di guerra. "Su questo punto la decisione è stata presa, e lo abbiamo detto in Parlamento", ha sottolineato Tajani.

 

 

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