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Salvini in visita allo stabilimento scatena il boicottaggio? Da domani Pasta Rummo per tutti

Francesco Storace
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Ci facciamo sempre riconoscere. Ora - secondo la malattia infantile del sinistrismo nostrano - dovremmo mobilitarci nel boicottare la pasta Rummo. Motivo? La visita di Matteo Salvini allo stabilimento di produzione. Proprio così, sembra vietato- secondo i teorici sfasciacarrozze che abbondano nella nostra Italia - verificare con i propri occhi che succede nel mondo del lavoro. Sui social abbondano i pazzi che lo teorizzano e davvero cascano le braccia. E invece dovremmo essere contenti se il vicepresidente del Consiglio come gli altri ministri vanno direttamente sui luoghi della produzione ad apprezzare il lavoro delle nostre aziende. Eppure succede che sulla rete svetti l’intimazione a non farlo più e l’intimidazione al titolare della ditta. Che è anche la parte più spiacevole dell’intera vicenda.

Siccome in un video su Instagram, Salvini ci ha informato – «fra un sopralluogo in un cantiere e una riunione» della visita ad un pastificio che certo non utilizza farine di insetti, questo ha scatenato la rivolta via twitter, in particolare. Su X brulicavano bande di idioti che se la sono presa persino con Cosimo Rummo, capo della ditta. L’intento del ministro era far conoscere ed apprezzare la qualità italiana che dà tanto fastidio alla burocrazia di Bruxelles; dal cuore dell’Europa vorrebbero cancellare la dieta mediterranea e il Made in Italy privilegiando vermi, grilli e cavallette, per stare al passo coi tempi (loro). Mentre noi dovremmo rinunciare alla cucina che ci inorgoglisce. Tutto questo manda in tilt certa sinistra da divano e ora per il patron della rummo a rischiare è l’azienda con i suoi dipendenti. Insomma, pur di dare contro a Salvini le teste più malate della sinistra puntano a boicottare un’eccellenza italiana. Da non crederci. Su Cosimo Rummo una pioggia di critiche per aver osato accogliere nello stabilimento il leader leghista. Molto originale la sequela di accuse: «È contro il Sud», neanche un po’ di fantasia, diciamo.

 



LO SCONCERTO DEL PATRON
Rummo, che lavora (a differenza di chi lo attacca da un computer o da un telefonino), ovviamente ci è rimasto male e si è sfogato con il Corriere del Mezzogiorno. «Sono letteralmente senza parole», dice il patron della Rummo. «Il ministro delle Infrastrutture viene a fare investimenti a Benevento, chiede di venire a visitare lo stabilimento, non capisco cosa vogliano: dovevo chiudergli la porta in faccia? Non capisco. Tra l’altro c’era anche l’ex sottosegretario Pd Umberto del Basso de Caro con la delegazione». Ma Salvini è stato il primo politico in azienda? Macché, ci sono stati anche Gentiloni e Orlando, ma non si segnalano tempeste sulla rete contro le visite di onorevoli. Forse perché – mamma quanto siamo maliziosi – quelli erano di sinistra e Salvini no. Si egemonizzano pure le visite in fabbrica? Meno male che ci sono le parole sagge di Cosimo Rummo: «Siamo un punto di riferimento nel Sud per l’eccellenza della nostra produzione, è un onore e un orgoglio poter accogliere le istituzioni. Aldilà delle idee politiche, esistono le regole della buona educazione e del rispetto delle cariche. Io non chiedo la tessera di partito a nessuno quando entra a casa mia. Le aziende hanno un valore sociale. Io lavoro con tutto il mondo».

CHI SI OPPONE
Ma non è detto che il boicottaggio annunciato via social ottenga i risultati sperati. Anche perché qualunque persona dotata di un minimo di buonsenso capisce che Salvini non è andato a fare promozione per un prodotto (non è la Ferragni). «E se quattro deficienti non compreranno la pasta Rummo, l’azienda , che fa ottima pasta e dà lavoro a molti italiani , non ne risentirà per niente», è una delle reazioni più intelligenti che si leggono sul network di Elon Musk. Per il resto, non se ne può più di tutta questa faziosità che si esprime, anche scioccamente, sui social pur di contestare qualunque cosa possa fare un ministro “delle destre”, come dicono ora. La pasta è democratica, piace a tutti, e deve essere solo buona, ben cucinata e condita meglio. Da domani pasta Rummo per tutti. 
 

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