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Autonomia, Pd alla frutta: "Promuoveremo il referendum", cosa dimenticano

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L'approvazione della riforma dell'autonomia al Senato ha fatto impazzire la sinistra, che ora invoca il referendum. "L'Italia con il voto di ieri porta a casa uno sfregio che può essere cancellato solo se questa riforma sarà bloccata alla Camera. Se no promuoveremo il referendum - ha dichiarato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ai microfoni di Radio Napoli Centrale -. Purtroppo questa maggioranza, che non lo è politicamente nel Paese, ma lo è numericamente in Parlamento, ha anteposto gli interessi di Salvini e di Giorgia Meloni a quelli italiani". Secondo il dem, "l'autonomia differenziata di Calderoli è un gran pasticcio che, se attuato, creerebbe 15 staterelli e provocherebbe ulteriori divaricazioni. Stanno smontando il Paese".

Critico anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che sui social ha scritto: "Ma veramente riteniamo che in un mondo globalizzato il nostro Paese possa avere, per esempio, venti politiche energetiche diverse? Ma veramente non vediamo il rischio che in Italia si creino disuguaglianze ancora più evidenti? Ma veramente vogliamo premiare le Regioni, ritenendo che in questi cinquant'anni di loro vita abbiano gestito bene? E in base a quale criterio?".

 

 

 

A riportare i dem con i piedi per terra ci ha pensato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: "Il sindaco di Milano non si sottrae al gioco allarmistico dei commenti ispirati dal Pd contro la legge sulle procedure dell'Autonomia differenziata. Ricordo a lui, come ai suoi colleghi del Pd della Schlein, che i milanesi e i lombardi si sono espressi con un referendum e che stiamo parlando dell'attuazione della Costituzione". E ancora: "Quando vorrà discutere della realtà, analizzando le materie conferibili e le funzioni che le compongono, sono a disposizione perché questo lavoro la Regione lo ha fatto da tempo in raccordo con i ministeri ed è pronta". 

 

 

 

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