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Pd, Massimiliano Smeriglio lascia: "Solo suggestioni, nessuna linea"

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Massimiliano Smeriglio dice addio al Pd. "C’è una assenza di agibilità determinata da logiche territoriali autoreferenziali. Sempre le stesse. Prendo atto, con disappunto, dell’indifferenza verso il lavoro svolto e l’imbarazzo per le battaglie fatte. Soprattutto quelle ambientaliste e pacifiste", spiega il parlamentare europeo indipendente eletto nel Pd ed ex vice di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio.

L'europarlamentare dem annuncia così il suo abbandono della delegazione a Bruxelles. "Ho deciso di fare una scelta difficile, coerente con la mia storia e con le posizioni assunte in Parlamento, lasciare la delegazione Pd e dedicarmi al rafforzamento di una alleanza per la giustizia climatica e sociale e un’Europa soggetto di pace", aggiunge Smeriglio in aperta polemica con la segretaria dem Elly Schlein. "Guardo con attenzione a Europa Verde e Sinistra Italiana. Avs è diventata punto di riferimento per tante reti, vertenze, conflitti territoriali ed esperienze di governo come quella di Roma con Gualtieri". Ma per le europee di giugno si vedrà, "la mia è una scelta essenzialmente politica. Più avanti parleremo di elezioni e candidature".

Nel lungo messaggio in chat ai colleghi eurodeputati. Smeriglio, secondo quanto riporta Repubblica, scrive di non avercela con loro ma parla di "mancanza di relazioni col gruppo dirigente" e di "assenza di comunicazioni con la segreteria nazionale".

Toni aspri, quelli usati da Smeriglio. "Non mi ritrovo in una direzione politica chiusa e incerta che allude a suggestioni piuttosto che costruire una robusta e duratura linea politica", si legge ancora nel messaggio. Una linea politica "che dialoga, apre e include. Non le figurine ma culture politiche e pezzi di classe dirigente".  

È rammaricato per questa scelta Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd: "Quando si allontana un dirigente del valore di Massimiliano Smeriglio, resta sempre l’amaro in bocca. È stato un protagonista del governo della Regione negli anni migliori di Zingaretti; sono sicuro continuerà ad esserlo a Roma con il sindaco Gualtieri. Come parlamentare europeo, eletto nel collegio del Centro Italia nella lista del Pd, ha dato un contributo decisivo e leale su battaglie coraggiose e giuste; a partire dai temi della pace", scrive in un post su Facebook. "È un intellettuale che scrive e pensa, venendo dal popolo e rappresentandolo. Per me, rimane un compagno fraterno, con cui collaborare nel campo della sinistra e democratico. Vanno ragionate le sue motivazioni, che non meritano il silenzio".

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