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Vittorio Sgarbi, il paragone costa carissimo: condannato, quanto deve pagare a Virginia Raggi

 Vittorio Sgarbi

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Vittorio Sgarbi è stato condannato per diffamazione nei confronti dell'ex sindaca di Roma, esponente del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi. Il sottosegretario alla Cultura dovrà versarle 2000 euro. A deciderlo è stato il giudice monocratico di Roma, che ha disposto anche una provvisionale di 20mila euro in favore della Raggi, riservandosi 90 giorni di tempo per pubblicare le motivazioni della sentenza. La querelle tra l'ex prima cittadina romana e il critico d'arte nacque nel 2018 da una dichiarazione che quest'ultimo fece in un'intervista rilasciata a una trasmissione televisiva, Matrix, in merito all'abbattimento di un edificio liberty in Piazza Caprera, nel quartiere Trieste. Abbattimento che venne poi fermato. 

In quell'occasione Sgarbi paragonò la Roma della Raggi alla Palermo del mafioso Vito Ciancimino, sindaco della città siciliana negli anni '70, a cui venne attribuito il cosiddetto "sacco di Palermo". "L’annunciata distruzione di ville liberty a Roma, denunciata da me e da Italia Nostra per primi, conferma la più inquietante delle prospettive - disse il sottosegretario - la Roma di oggi è come la Palermo di Ciancimino e il sindaco di Roma, distratto dalla difesa della città, è oggettivamente complice di questa azione criminale. Il M5s a Roma oggi è come la Democrazia cristiana a Palermo degli anni ‘70". Per questo il pm Giovanni Nostro aveva sollecitato una condanna a quattro mesi di reclusione per l'esperto d'arte. 

 

 

 

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