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Giorgia Meloni, le vignette choc con Biden: "Moltiffimo", veleno gratuito

Roberto Tortora
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Qual è il confine tra satira e pubblica offesa? Al Fatto Quotidiano si tende a “sovrapporre” i due concetti, soprattutto con le vignette di Natangelo. Seguito a ruota sui social, poi, da “Marione”, all’anagrafe Mario Improta. I due, come ricorda IlSecolod'Italia hanno immortalato l’incontro del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il primo cittadino USA, Joe Biden. Il primo, richiamando l’episodio del presidente americano che parla della guerra in Medio Oriente mentre mangia un gelato, ripropone la stessa scena con Biden e Meloni. Il primo, mangiando un gelato, chiede: “Le piace?”. E la nostra premier, nell’atto di degustare non un gelato, bensì il posteriore del presidente, risponde goffa: “Moltiffimo”. Il secondo, invece, ritrae Biden e Meloni in atteggiamenti intimi, con il presidente americano che esclama: “Vieni a giocare con lo zio Sam”.

Dove sono le femministe “sinistre” adesso? Non intervengono per urlare allo scandalo, visto che è stata palesemente offesa una donna, peraltro Presidente del Consiglio? Dove sono le militanti di “Se non ora, quando”? Sui social, per fortuna, c’è chi interviene gridando il proprio dissenso, come fa su X Maurizio Lo Savio: “Io direi che tra Natangelo e Improta facciano schifo entrambi allo stesso modo. E che la satira sta assumendo aspetti davvero volgari e grotteschi e soprattutto contro una donna. Si può dire una cosa del genere in Italia senza essere tacciati di essere cheerleader di Giorgia?”.

 

 

Un’altra utente osserva: “Ricordate quando Senaldi e Feltri vennero condannati per il titolo ‘patata bollente’, riferito alla Raggi? Ecco, dissero ‘bella vittoria per le donne’. Ora decidete voi se queste sono vignette rispettose delle donne. Io non mi pronuncio va”. E se avessero fatto le stesse vignette con Laura Boldrini o con Nilde Iotti, entrambe in passato presidenti della Camera? Due pesi e due misure, evidentemente, due moralità diverse… a seconda del partito.

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