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Basilicata, Lacerenza candidato per caso: "Mai fatto politica, non conosco Conte e Schlein"

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"Datemi 24 ore di tempo". Domenico Lacerenza, il candidato governatore del campo largo in Basilicata, intervistato da Repubblica, ammette candidamente di non aver mai parlato con Elly Schlein né con Giuseppe Conte, non averli mai incontrati, non aver mai pensato a una carriera politica.

"Fino alle 15 di mercoledì stavo facendo il mio lavoro. Mentre uscivo dall’ospedale, come faccio tutti i giorni, dopo aver fatto otto interventi chirurgici di alta specialità, mi è arrivata la telefonata. Posso puntualizzare che io non ho fatto niente". Non proprio il massimo, come preparazione alla sfida al presidente di centrodestra uscente Vito Bardi. D'altronde, da settimane si parlava della candidatura di Angelo Chiorazzo, saltata. La convergenza su Lacerenza da parte di Pd e Movimento 5 Stelle è sembrata a morti una mossa della disperazione, una scommessa alla cieca su un nome "civico", perché lontano da questo o quel partito.

"Hanno ritenuto che io sia la persona giusta e ne prendo atto. Questo mi carica di responsabilità che spero di riempire di massimi contenuti", sottolinea il medico, 66enne oculista stimatissimo in regione, che assicura di non aver mai fatto politica prima. "Certo, ho delle importanti amicizie con tanti politici di quest’area, in particolare con Vito De Filippo, l’ex presidente della Regione. Forse sarà stato lui una delle figure che avrà spinto, penso. Con Chiorazzo ci siamo visti oggi la prima volta, ho avuto il piacere di conoscerlo. Avrà fatto una valutazione, se ha puntato sulla mia figura, e gli sono molto riconoscente".

Resta il suo stupore per questo cambio di scenario improvviso. "Sono stato catapultato in questa impresa - conferma anche all'agenzia Lapresse -, che può incuriosire, mi rendo conto, ma mi servono 24 ore per orientarmi". "Io da cittadino e da operatore sanitario non sono contento dell'operato di questa giunta e credo che i più non lo siano". Dal punto di vista dialettico, pare già ben calato nella parte del candidato. Quando gli parlano degli auguri a lui rivolti da Bardi, Lacerenza la butta su toni populisti: "Non so se lui ha lavorato oggi, io ho timbrato alle 6.15 e sono appena uscito dalla sala operatoria".

La carta da giocare è quello del candidato a-partitico, lontano dalla politica ma vicino alla vita degli elettori: "Percepisco una grande responsabilità. Io sono un tecnico della sanità. Da cittadino e da operatore sanitario proporrò soluzioni per i problemi dei cittadini, partendo ovviamente della sanità. Ci sarà tanto da lavorare".

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