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Firenze, Schmidt pronto alla corsa da sindaco

A.V.
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Ci siamo, o quasi. La recente visita a Firenze del premier Giorgia Meloni sembra aver sbloccato la situazione: qui il candidato sindaco di centrodestra, salvo clamorose sorprese, dovrebbe essere Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi. Le perplessità dello storico dell’arte tedesco- ma naturalizzato italiano- sarebbero venute meno. È stato corteggiato a lungo. Fratelli d’Italia, in particolare, ha spinto per mesi per la sua candidatura, che alla fine pare aver convinto anche Forza Italia e Lega, che invero non si sono mai opposte. Mesi fa la Lega aveva pensato all’ex centravanti della Fiorentina, l’argentino Gabriel Omar Batistuta, idea però subito bloccata per questioni di passaporto.


A convincere tutta la coalizione sul nome di Schmidt anche alcuni sondaggi commissionati dagli stessi tre partiti, che lo darebbero in piena corsa contro la candidata dem Sara Funaro sulla quale ha puntato forte la segretaria del Pd Elly Schlein. Un occhio alle possibili strategie elettorali. Schmidt ha ottimi rapporti con Matteo Renzi, il quale al primo turno sostiene la candidatura in solitaria della vicepresidente della Regione, in quota Italia Viva, Stefania Saccardi, ma che in caso di ballottaggio potrebbe convergere sul centrodestra. L’ex premier nella sua Firenze ha ancora un solido bacino elettorale.

Oggi Schmidt è direttore del museo di Capodimonte di Napoli. La sua candidatura potrebbe essere annunciata poco prima della presentazione delle liste: il voto è previsto per l’8 e 9 giugno, in concomitanza con le elezioni europee. L’annuncio all’ultimo momento sarebbe legato proprio al suo ruolo di direttore del museo partenopeo. «Se davvero sarà lui il candidato», ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, «non ci sarebbe niente di strano perché il diritto all’elettorato passivo è garantito a tutti dalla Costituzione».

 


Gli esempi non mancano anche a sinistra. Dall’ex direttore della reggia di Caserta Mauro Felicori, oggi assessore alla Cultura nella giunta di Stefano Bonaccini, a Rossana Purchia, che è stata sovrintendente San Carlo di Napoli, commissario straordinario del teatro regio di Torino, la quale è diventata assessore alle Politiche culturali nella giunta torinese del sindaco dem Stefano Lorusso. C’è inoltre l’esempio di Carlo Fontana: sovrintendente della Scala di Milano fino al 2005, eletto senatore nelle liste dell’Ulivo l’anno successivo. A Firenze la campagna elettorale sta per entrare nel vivo.

 

 

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