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Palermo, arrestato l'ex consigliere di FdI Mimmo Russo: l'accusa è voto di scambio

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Tutto è partito da alcune intercettazioni su un gruppo di imprenditori che doveva realizzare due centri commerciali a Palermo, in zona Roccella. Dalle telefonate ascoltate dalla Procura è emerso il coinvolgimento di Girolamo "Mimmo" Russo, ex consigliere comunale ed esponente di Fratelli d'Italia nel palermitano. Sarebbe lui il padre politico dell'operazione fraudolenta: il politico siciliano è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Palermo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso.

Secondo il gip Walter Turturici - che ha accolto le richieste avanzate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Andrea Fusco - "il padre politico di questo comitato era Russo, consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica del Consiglio Comunale di Palermo". "La particolarità del metodo usato da Russo consiste nel fatto che i posti di lavoro venivano promessi in particolare a soggetti di interesse della criminalità organizzata, che cosi veniva ulteriormente coinvolta nella realizzazione del progetto". Così ha scritto gip che ha disposto il carcere per l'ex consigliere comunale.

Russo aveva aderito a FdI nel 2017 dopo essere stato eletto consigliere nella lista Palermo 2022, che sosteneva Leoluca Orlando. In quell'occasione aveva raccolto 1.001 preferenze, piazzandosi al quarto posto. Alle ultime comunali del 2022, Russo si è ricandidato con la lista di FdI ma non è stato eletto: è arrivato undicesimo con 805 preferenze. Dopo la sconfitta aveva cercato di ottenere qualche incarico dal partito, ma senza riuscirci. 

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