Carlo Calenda si è scatenato sui social dando "schiaffioni" alternativamente al Pd e a Giuseppe Conte. "'Conte non ci può trattare così' Pd dixit. Ma certo che può. Lo chiamavate 'burattino di Salvini' e dopo un mese 'grande punto di riferimento dei progressisti' e poi ancora 'per noi c’è solo un Presidente del Consiglio: Giuseppe Conte'. Può fare ciò che vuole, glielo avete permesso per così tanto tempo che si è abituato a comandare. Quindi per cortesia risparmiateci ora le vostre finte proteste da educande violate".
Nel lungo post pubblicato su Facebook, il leader di Azione attacca ancora: "Alle politiche vi obbligherà a presentarlo come capo della coalizione. E accetterete. Chinerete di nuovo la testa. Non avete e non avrete il coraggio di dargli una pedata nel sedere e trattarlo per ciò che è: un qualunquista trasformista, buono per tutte le stagioni e tutte le alleanze".
Alessandra Todde, per la sanità sarda sceglie un romano
In Sardegna sono finiti i sardi. Perlomeno quelli che si occupano di sanità. La notizia non è tanto ...E ancora: "Un presidente del Consiglio disastroso, incapace di organizzare la campagna vaccinale, mentre affondava il bilancio pubblico con il provvedimento più di destra (regressivo) della storia repubblicana: il superbonus".
E non finisce qui: "Vi siete scordati per convenienza del più vergognoso atto della nostra storia recente: la sfiducia a Draghi per gelosia e per un termovalorizzatore. Ma voi siete tornati lì a pietire un posto nel 'campo largo'. Gli avete regalato centralità invece di relegarlo a comprimario e andare 'per l’alto mare aperto' a recuperare la rappresentanza e la fiducia dei cittadini".
Pina Picierno dichiara guerra a Giuseppe Conte: "Cosa dobbiamo ricordargli"
Il Pd è ormai allo scontro finale col Movimento Cinque Stelle. Dopo il "niet" di Giuseppe Conte sulle p...Conclude Calenda: "Quando vi sarete stancati di essere trattati come pezze da piedi da una pochette e vi ricorderete della storia che rappresentate come eredi del socialismo riformista, ci troverete pronti a combattere per un'Italia libera, seria e giusta. Ad maiora".