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Il sondaggio Emg: centrodestra col turbo, chi sbatte sul muro del 4 per cento

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Se si fosse votato tra il 21 e il 24 aprile, le notizie che avrebbero tenuto banco nei talk sarebbero due: ci sarebbe stato il sorpasso della Lega su Forza Italia, e Carlo Calenda sarebbe fuori all'Europarlamento. Si tratta di previsioni, certo, ma secondo l'ultimo sondaggio di EMG, guidata da Fabrizio Masia, sulle intenzioni di voto degli italiani realizzato su un campione di 1.000 casi su 6.328 contatti (rifiuti 5.328, tasso di risposta 19%) questi sarebbero le novità.

Le intenzioni di voto di chi si recherà ai seggi il prossimo giugno premiano il centrodestra che raccoglie il 44,5% dei voti. Il primo partito resta Fratelli d'Italia al 27,5%, ma seguita da Lega all'8,7%. Forza Italia e Noi modearati insieme si fermano all'8,3%.  Il centrosinistra, secondo Masia, si ferma al 24,2% con il Pd al 20,5% e l'Alleanza Verdi e Sinistra che non va oltre il 3,7% non riuscendo a superare la soglia di sbarramento del 4%. Il Movimento Cinque Stelle scivola al 16%.

 

 

 

La caccia ai centristi di Matteo Renzi e Carlo Calenda premia il primo e il suo "supergruppo" (Italia Viva, +Europa, Volt, Psi e libdem). Secondo il sondaggio Emg Stati Uniti d'Europa prenderebbe il 5%, mentre Azione-Siamo europei resterebbe fuori dai giochi non andando oltre il 3,4%. Prenderebbero pressoché gli stessi voti la Lista per la Pace di Michele Santoro e Libertà di Cateno de Luca bloccati rispettivamente all'1,9% e all'1,8. 

Infine l'affluenza che conferma come alla metà degli italiani non interessa il voto di giugno non interessa. Solo il 54% degli intervistati afferma che andrà "certamente" a votare. "Probabilmente" ci andrà il 20%", incerto il 10 per cento. Gli astensionisti, o almeno di quelli che escono allo scoperto con il 7% che dice "probabilmente" non andrà a votare, un altro 6% "certamente" non lo farà. 

 

 

 

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