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Toti ai domiciliari, la sparata di Fratoianni: "Una malattia da estirpare"

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"La commistione fra politica e imprese private con interessi milionari legati alla pubblica amministrazione è una vera e propria malattia da estirpare": Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, lo ha scritto su Facebook, commentando così la notizia dell'arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione. Questa, ha continuato Fratoianni, "è la ragione principale per cui io credo che Toti debba dimettersi e che vada restituita la parola ai cittadini della Liguria". 

Così facendo, insomma, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra si unisce a chi urla allo scandalo prima ancora che la giustizia faccia effettivamente il suo corso. "Il mio - ha poi voluto sottolineare Fratoianni - non è un giudizio sulle questioni di natura giudiziaria, sia chiaro, ma esclusivamente politico. Perché quando si adombrano scambi così pericolosi tra voti, finanziamenti elettorali e pratiche edilizie e concessione di beni pubblici, io penso sia necessario fare un azzeramento".

A chiedere le dimissioni di Toti, sospeso dalla sua funzione di presidente come previsto dalla legge, non è stato solo Fratoianni, ma diversi esponenti di sinistra. In primis il Pd Liguria, che in una nota ha dichiarato: “Quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volto solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali, oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni". 

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