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Matteo Renzi, cannonate a Schlein: "Cos'ha offerto a Bonino per le Europee"

Matteo Renzi

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Si parla delle elezioni europee a Tribù, su Sky Tg24, e Matteo Renzi si scatena, lanciando bordate agli avversari: "Se Bonino avesse voluto fare un ragionamento utilitaristico si sarebbe candidata con Elly Schlein, che le ha proposto di tutto", ha detto il leader di Italia Viva e candidato nelle liste di Stati Uniti d'Europa, "invece ha scelto con coraggio di lanciare un appello per gli Stati Uniti d’Europa".

Sempre in ottica elezioni, spiega Renzi, "l'obiettivo non è una percentuale. Il sogno è quello di prendere un voto in più di Salvini: lui dice ‘meno Europa’, noi ‘Stati Uniti d’Europa’. C’è bisogno di più Europa di fronte alle guerre" e alle crisi in corso. Quindi attacca: "Se venissi eletto io lascerei il Parlamento e andrei in Europa. Gli altri - Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Elly Schlein – no".

Quindi aggiunge: "Io ho fatto il presidente del Consiglio e so che per fare l’Europa so che servono francesi e tedeschi, Francia e Germania, alleati alla pari", sostiene il leader di Italia Viva rispondendo a un’osservazione di Pietro Senaldi, secondo cui Macron – "alleato" di Renzi – più che di Europa si occupa degli interessi interni alla Francia. "Se non ci si mette d'accordo", avverte Renzi, "saremo schiavi di Cina e India"

Per questo, prosegue, "se vado in Europa conto di giocare un ruolo per le partite europee. Anche chi mi detesta riconosce che un po’ di giochi politici li sappiamo fare. Vogliamo togliere Ursula von der Leyen dalla Commissione europea e portare un italiano illustre il cui nome conosciamo", dice riferendosi a Mario Draghi. Su chi potrebbe essere un eventuale 'federatore’ dell'area centrista della politica italiana: "Non posso essere io, mi piacerebbe fosse una donna".

 

Per quanto riguarda Azione, "Calenda si candida ma se viene eletto non va in Europa. Io e Bonino sì. Calenda ha inserito il suo nome sul simbolo, noi abbiamo scelto la dicitura Stati Uniti d'Europa", sottolina Renzi. Ulteriore elemento di distinzione riguarda un caso tutto interno all'Italia: "Calenda si è alleato con i Cinque Stelle" per opporsi alla mozione di sfiducia nei confronti del presidente di Regione Puglia Michele Emiliano, mentre per Renzi il governatore dovrebbe lasciare le sue mansioni "per ragioni politiche".

Infine, sul caso giudiziario che sta sconvolgendo la Liguria e che vede indagato anche il governatore Giovanni Toti, commenta il leader di Italia Viva. "Non sono dalla parte di Toti dal punto di vista politico ma sono garantista. Non credo si debba dimettere. Penso però che lo farà, anche perché ha Fratelli d'Italia contro".

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