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Giovanni Toti, ecco il verbale dell'interrogatorio: cosa ha detto ai pm e come si è difeso

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È la concessione trentennale del terminal Rinfuse nelle mani dell’imprenditore Aldo Spinelli uno dei temi trattati nell’interrogatorio - durato ben 8 ore - del governatore ligure Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e voto di scambio, davanti ai pm di Genova. Nel verbale che contiene 167 domande, emerge l’intenzione di Toti di fare il "prima possibile" nella proroga. "Era meglio anche per me definire entro settembre (del 2021, ndr) perché lasciarla aperta avrebbe provocato una tensione tra gli operatori del porto ed avrebbe alimentato polemiche giornalistiche per me politicamente negative" si legge nei verbali. Una ’fretta' di chiudere perché "politicamente era conveniente per me arrivare alle elezioni di Savona senza le polemiche derivanti dalla mancata proroga" ma l’intercettazione del 9 settembre in cui esorta Spinelli a "non scordarsi" di lui è per stessa ammissione di Toti un riferimento "al finanziamento", ma per il presidente della Regione Liguria "non c’era alcuna correlazione tra il finanziamento e il comitato portuale, dato che Spinelli mi finanziava da lungo tempo (dal 2015, ndr)". A Toti viene contestata anche un’intercettazione del 17 settembre del 2021 dove si fa riferimento ancora a Spinelli.

"Gli davo una buona notizia e cioè che il 29 andava all’ordine del giorno la sua pratica e gli reiteravo la richiesta di finanziamento. Non ho posto in relazione le due cose; al massimo era una ’captatio benevolentiae'; volevo fare vedere che mi ero interessato per velocizzare la pratica" conclude il governatore. Inoltre nell’interrogatorio di ieri, Giovanni Toti ha escluso che la Regione da lui guidata mandò dati non veritieri sul Covid.

I pm gli domandano il senso di un’intercettazione nell’ufficio dell’allora capo di gabinetto Matteo Cozzani dal quale "si coglie che lei avrebbe alterato, aumentandolo, il numero di over 80 residenti in Liguria al fine di ottenere dalla struttura commissariale una maggiore fornitura di vaccini". "Non ricordo la conversazione - le parole messe a verbale da Toti - Escludo che Alisa (azienda sanitaria ligure, ndr) abbia trasmesso dati non veritieri. È possibile che si sia discusso sul numero dei pluriottantenni residenti nel territorio ligure in pianta stabile e di quelli che vi risiedevano temporaneamente e di cui quindi avremmo dovuto farci carico come assistenze sanitaria regionale, un dato, quest’ultimo, che non era affatto sicuro". Infine, come si legge nei verbali, Toti parla anche della campagna elettorale: "Sicuramente chiesi espressamente i voti per Ilaria Cavo parlando con uno dei due Testa", afferma il governatore rispondendo così ai pubblici ministeri di Genova nell’interrogatorio di ieri alla domanda su cosa si fosse detto coi fratelli Testa il 12 settembre 2020 in una cena al ristorante Punta Vagno. "Il senso del mio intervento prosegue Toti - fu di chiedere di dare una mano alla Cavo nonostante le incomprensioni che c’erano state". 

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