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Arianna Meloni, Palamara: "Quando non c'è la sinistra al potere si acuiscono i problemi"

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Il caso di Arianna Meloni fa discutere, è sulla bocca di tutti. Anche su quella di Luca Palamara. Il quale, intervistato da Il Tempo, ricorda: "Io stesso sono rimasto vittima", di un certo tipo di meccanismo giudiziario ossia quello "che esiste nei rapporti tra magistratura, politica e informazione". Il cosiddetto sistema-Palamara, appunto.

L'ex magistrato è stato assolto dal Tribunale di Perugia lo scorso luglio per non avere commesso il fatto. Palamara era accusato di rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio. L'ex giudice non se la sente di entrare nei particolari della questione Arianna Meloni in quanto "al di là delle singole vicende, che dovranno trovare la soluzione nei luoghi istituzionali" e "su cui non posso esprimere giudizi, penso che, mai come in questo momento, sia necessario dare un forte segnale di cambiamento, non in un’ottica punitiva nei confronti della magistratura, ma di rinnovamento, liberandola da quella correntocrazia, che ancora oggi la caratterizza". La sorrella di Giorgia Meloni, come rivelava Alessandrao Sallusti alla vigilia, potrebbe finire indagata per il fumoso reato di "traffico di influenze illecite". 

 

 

 

Per Palmara occorre "mettere mano a quelle riforme strutturali che non riguardano solo il tema della separazione delle carriere", ma anche "la stessa organizzazione, in parte politica, che si è data la magistratura. Per fare ciò è indispensabile riformare il Csm, introducendo il meccanismo del sorteggio, che in qualche modo ha un riflesso pure sul versante della politicizzazione di determinate inchieste". Per Palamara dunque non c'è solamente il tema della separazione delle carriere di cui tanto si è dibattuto nel corso di questi mesi, ma al centro della questione dovrebbe anche esserci l'organizzazione politica della magistratura che a quanto pare sembrerebbe toccare in particolar modo solo una certa corrente.

 "Quando tutto ciò che non è sinistra è al potere, si acuiscono, purtroppo determinati aspetti". Luca Palamara ricorda come nel 2008 "il governo Prodi cadde a seguito di un'inchiesta che riguardava la mogie di Mastella" e questo porta l'ex magistrato a fare un'altra riflessione in merito: "Il tema dei rapporti tra politica e magistratura deve essere rivisto. Dopo il venir meno dell'autorizzazione a procedere, è saltata quella linea di confine tra l'inchiesta dei togati e l'attività politica". 

 

 

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