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Giorgia Meloni, il sondaggio: "3 punti guadagnati", opposizioni spazzate via

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Una leader promossa e matura. Un sondaggio realizzato da Lab21.01 per "La Piazza", la kermesse di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica (Brindisi) incorona Giorgia Meloni e soprattutto sottolinea come il gradimento favorevole nei confronti della premier sia in aumento rispetto al 2023. Dopo un anno di governo in condizioni non proprio semplicissime, per usare un eufemismo, non era affatto un dato scontato.

"Sono convinta, lo sono sempre stata, che gli italiani vogliano un governo che ha il coraggio di cambiare quello che non funziona. Che concentra le risorse su quello che è importante senza sperperarle. Che rappresenta l’Italia nel mondo con autorevolezza e affidabilità - è il commento soddisfatto della fondatrice di Fratelli d'Italia -. È quello che cerchiamo di fare ogni giorno e sono molto felice che lo vedano. Motivo in più per andare avanti ancora più determinati".  Secondo il sondaggio di Affaritaliani.it, il 58,2% ha un giudizio positivo sulla premier e il 57,9% ritiene Meloni una "leader matura", dato in crescita del 3,1% rispetto a un anno fa.

 

 

 

Dalle parti delle opposizioni, però, affilano le armi in vista della prossima legge di bilancio. "Il governo Meloni sta cercando le risorse per finanziare la manovra economica tra i vari condoni e il concordato preventivo non per finanziare la sanità pubblica e affrontare la grande questione della crisi climatica, ma per finanziare la FlatTax, ovvero far pagare meno tasse ai ricchi e lasciare i ceti sociali più deboli in difficoltà", attacca il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

"La spesa sanitaria da quando Meloni siede a Palazzo Chigi sta scendendo, le liste di attesa sono sempre più lunghe, non è sciatteria, è un disegno: chi può pagare si cura, chi non può no", è la versione fornita dalla segretaria del Pd Elly Schlein alla Festa dell'Unità di Pesaro, nelle Marche.

 

 

 

"Giorgia Meloni eviti il gioco delle 'tre carte' sulle risorse da reperire per la manovra, togliendo qualche risorsa da una parte per metterla da un'altra e creando nuove situazioni emergenziali", è il diktat di Riccardo Magi, segretario di Più Europa: "Dica se e come interverrà sull'insostenibile debito pubblico, dove saranno concentrati gli inevitabili tagli e non prenda in giro gli italiani lanciando sassi all'opinione pubblica per poi nascondere la mano, come sull'assegno unico". 

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