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Orrore in piazza, Capezzone: "Siamo al lunedì mattina e non risultano prese di distanza a sinistra"

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A dominare le prime pagine dei giornali sono ancora le faccende del Medio Oriente: "Non solo perché l'offensiva di Israele continua, dopo il Libano in Siria e nello Yemen, ma pure per il ricasco italiano". Daniele Capezzone apre così la sua "Occhio al caffè", la rassegna politicamente scorrettissima di oggi.

"Le manifestazioni orribili con evidenti accenti antisemiti - ricorda il direttore editoriale di Libero -, e anche evidenti intimidazioni nei confronti degli amici di Israele, sabato. Siamo al lunedì mattina e non risultano prese di distanza da sinistra, e anche a destra va detto, dove pure questi errori non vengono commessi, prevalgono la vaghezza, la timidezza e l'imbarazzo".

 

 

 

Che cos'è che preoccupa i giornali italiani? "La vittoria in Austria dell'uuuuultra-destra, dicono. Andrebbe anche ricordato che ai mainstream media italiani non andava bene nemmeno il premier austriaco che c'era fino a un paio di anni fa". Il riferimento è all'ex cancelliere Sebarstian Kurz: "Stava nel Partito popolare, non è che fosse un fior di liberale ma era uno che cercava di interpretare... Niente, non avete voluto quello e arriva una cosa ancora più a destra".

 

 

 

"Non hanno ancora capito il meccanismo: vale in Germania, in Austria, ovunque. Si deplora un candidato di destra, lo si dipinge come un nazista e si apre la strada a qualcosa di ancora più connotato in quella direzione. Oggi il FPO è al 29% e i giornali italiani sono impazziti, evocando alla strage di Marzabotto e pensare non ai nazi-islamici di oggi ma, zac!, al fascismo che potrebbe sempre attecchire anche in Italia".

 

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