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Saviano, Meloni ritira la querela contro Canfora? "Perché lo ha fatto", l'ultimo delirio

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"Luciano Canfora definì Giorgia Meloni ’neonazista nell’animo'. La Presidente del Consiglio querelò Canfora per queste parole. Ma, a pochi giorni dall’inizio del processo, Meloni cerca di ridurre il peso delle sue intimidazioni ritirando la querela contro Canfora": la sintesi di quanto successo finora tra il presidente del Consiglio e il filosofo è stata offerta, in maniera polemica, dallo scrittore Roberto Saviano. Che in un post su X ha poi messo se stesso al centro della narrazione: "Io sono fiero di essere stato portato a processo da questo governo banditesco e di aver, con il corpo, testimoniato il mio pensiero critico verso la ferocia delle sue politiche xenofobe".

L'autore di "Gomorra", poi, su Facebook ha aggiunto: "Governo banditesco. Fiero d’essere loro bersaglio". La vicenda di Canfora, invece, risale all’11 aprile 2022, quando Meloni era leader di Fratelli d’Italia. La frase finita nel mirino venne pronunciata dall'intellettuale di sinistra durante un incontro con gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi di Bari. La premier, allora, lo aveva querelato, chiedendo un risarcimento danni di 20mila euro. Ad aprile di quest'anno Canfora era stato rinviato a giudizio. Il processo si sarebbe dovuto tenere il 7 ottobre a Bari. Ora, per dare esecuzione al ritiro della querela, occorre l'accettazione del querelato. La decisione di Canfora è attesa per il fine settimana. 

 

 

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