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Udine, tensione prima di Italia-Israele: "Complici del genocidio", scritte e slogan choc

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Prima di Italia-Israele va in scena la protesta dei Pro-Pal che sfilano a Udine contro Israele. Scritte e striscioni indecorosi accompagnano la passerella dei centri sociali. "Noi tifiamo Palestina", "Sionisti come le SS", sono alcuni dei cartelli apparsi nel corteo. Ma anche sui muri della città si legge di tutto: "Regione Fvg, complice del genocidio palestinese". Altre scritte simili sono comparse in centro, davanti a palazzo d'Aronco. Questa volta, preso di mira, il Comune di Udine. Dura la condanna del governatore Fedriga: "Ci troviamo di fronte all’emblema dell’antisemitismo".

E su quanto accaduto è intervenuta anche l'ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: "Le scritte che hanno imbrattato Udine sono incivili e mirano ad alzare la tensione intorno ad un evento sportivo per il quale sarebbe richiesto un supplementare impegno distensivo, come sta facendo l’associazione Rondine Cittadella della Pace. L’espressione pacifica delle opinioni va tutelata ma non può mai sconfinare in atti intrinsecamente aggressivi come queste scritte. Non sono questi i modi con cui si favorisce un processo di giusta pace in Medio Oriente, al contrario - sottolinea la parlamentare dem - ogni strategia divisiva allontana il dialogo e riduce gli spazi entro cui il nostro Paese può esercitare un ruolo distensivo". La tensione, prima del match continua a salire.

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