Non esistono cure, evidentemente. Il delirio quotidiano di Angelo Bonelli sta trasformandosi in un caso psichico. Invece di inchinarsi al dolore della Spagna per una tragedia immane col suo carico di troppi morti, il leader verde sguaina la spada contro il governo dell’Italia. E oggettivamente riesce difficile comprendere questa ansia polemica prima ancora di capire se nella penisola iberica – dove al governo c’è il socialista Sanchez – siano tutti esenti da colpe per quel che riguarda la prevenzione. In Italia nessuno si azzarda a seminare dubbi su quanto accaduto a Valencia e non solo; ma c’è invece chi come Bonelli ne approfitta per la solita azione politica contro Meloni e il suo governo. È qualcosa di indicibile, eppure accade.
La performance di ieri è stata strabiliante, lungo una linea che un politico di così lungo corso farebbe bene a correggere rapidamente. Ma è più forte di lui: l’estremismo che Bonelli ha in corpo gli fa dire che «il drammatico evento meteo estremo accaduto a Valencia è stato causato dalla crisi climatica, che sta avendo effetti sempre più devastanti. Si tratta di eventi climatici estremi che sono stati ampiamente previsti dagli scienziati delle Nazioni Unite».
E mentre uno si chiede se sia stato fatto tutto – in Spagna – dopo gli allarmi, la conclusione del “ragionamento” fa cadere le braccia: «Questo genere di eventi, con questa violenza, possono verificarsi anche nel nostro Paese e gli effetti sarebbero drammatici specialmente se si dovessero concentrare in aree urbane». Così, sparata in questa maniera, giusto per spaventare chi dovesse cascarci. E insiste, il compare di Fratoianni: «Questo è quello che tentiamo di far capire al governo Meloni, che preferisce fare opposizione alla transizione ecologica». «La presidente Meloni- insiste Bonelli nella sua crociata contro Palazzo Chigi- deve cambiare approccio perché da quando è al governo ci ha tacciato di essere “ambientalisti ideologici”, utilizzando questa frase come alibi per fermare tutti i provvedimenti in difesa del clima. Basti pensare che questo è il governo che ha votato contro la legge sul restauro della natura, e che si è schierato contro tutti i provvedimenti sul clima dell'Unione Europea. Intanto il nostro Paese resta sempre più indietro perché ad oggi non abbiamo un piano nazionale di adattamento climatico operativo.