Cerca
Logo
Cerca
+

Giovanni Donzelli contro Landini: "Irresponsabile soffiare sul fuoco. Mai una parola sui poliziotti aggrediti"

  • a
  • a
  • a

Il giorno successivo allo sciopero generale e agli scontri di piazza avvenuti a Torino, non si placano le polemiche. Nel mirino, in primis, Maurizio Landini, il segretario della Cgil che ha apertamente incitato alla "rivolta sociale", per poi affermare poco prima degli scontri, proprio ieri, di voler "ribaltare questo Paese come un guanto".

Parole forti, parole che vengono messe in correlazione con gli episodi di violenza e intolleranza che si sono verificati nelle piazze. E tra chi punta il dito contro Landini, ecco Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, che passa all'attacco in un'intervista concessa al Corriere della Sera: "Non è una questione di fastidio. È invece irresponsabile soffiare sul fuoco. Landini alza le parole e poi c'è qualcuno che lo prende sul serio ed è pronto a fare gesti irresponsabili", tuona Donzelli.

E ancora, ricorda il meloniano, 'rivolta sociale' "è un'espressione che il segretario della Cgil va ripetendo da diverse settimane, soffiando, appunto, sul fuoco. Ma mai gli ho sentito dire una parola sulle aggressioni subite dai poliziotti che a quanto mi risulta sono lavoratori che anche il sindacato dovrebbe tutelare". Il parlamentare di FdI poi aggiunge: "Più che la svolta autoritaria del governo vedo la svolta minoritaria del sindacato", sottolineando che "nella scuola alle 17 di ieri l'adesione allo sciopero non arrivava al 6%". 

E se la Cgil sostiene che le tasse sono aumentate per pensionati e lavoratori dipendenti, Donzelli replica: "Sparano cifre a caso senza conoscere. Tanto per provare ad aumentare tensioni". I sindacati criticano anche il decreto sicurezza, accusandolo di prevedere restrizioni per le occupazioni delle fabbriche che chiudono: "Chi parla così dimostra di avere una visione novecentesca dell'economia. Oggi la sfida che c'è nel mondo del lavoro non è tra il padrone della fabbrica che chiude e l'operaio che vien sfruttato - rimarca l'esponente di FdI -. Oggi l'operaio e il datore di lavoro stanno dalla stessa parte a difendere l'economia nazionale dalle speculazioni delle multinazionali e dalla concorrenza sleale delle delocalizzazioni". Per Donzelli "il decreto sicurezza non toglie la libertà, impedisce invece che poche persone calpestino le libertà di tutti gli altri". 

Dai blog