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Roma, scontri tra pro Palestina e polizia. L'affondo di Matteo Salvini: "Siete dei minorati"

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Tra i tanti cartelli del Corteo partito da piazza Vittorio Emanuele, a Roma, al grido di "Palestina libera", anche quelli con i volti della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini coperti da macchie di vernice rossa e mani "insanguinate". Su un cartoncino l'immagine di Netanyahu dietro sbarre rosse. "Criminale contro l'umanità. Arresto subito", si legge. Il Corteo è aperto dallo striscione: "Stop genocidio e al massacro in Libano. Palestina Libera. Fermiamo Israele con la resistenza - Israele pericolo per il mondo".

"Noi abbiamo lavorato - ha detto il presidente della comunità palestinese - tra gli organizzatori della manifestazione nazionale, Yousef Salman - per l'unità dei palestinesi in Italia ma anche insieme a tutte le realtà italiane che sono oggi scese in piazza insieme a noi per urlare contro questo continuo genocidio e questa politica criminale dei governanti di estrema destra israeliani, perché questo continuo genocidio deve essere bloccato, fermato. Il popolo palestinese non può non avere il suo diritto all'autodeterminazione, a vivere sotto il sole come tutti gli altri popoli del mondo".

 

"Abbiamo fatto di tutto per scendere in piazza tutti uniti, perché dinanzi a quello che sta accadendo in Palestina non possiamo avere il lusso di dividerci e spaccarci di nuovo", ha aggiunto in riferimento alle manifestazioni che in un primo momento dovevano essere divise. Diverse le bandiere della Palestina e del Libano.

"Incidenti anche oggi a Roma e a Torino con dei cretini che blaterando di pace, attaccando me e il governo, lanciano petardi, fumogeni e sassi contro le forze dell'ordine. Non è così che si chiede un futuro migliore per il nostro Paese, spero che vengano identificati e che paghino di tasca loro". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta sui social. "Ho letto che a Roma hanno attaccato un supermercato, dei minorati... Ma che rivoluzione volete fare assaltando un supermercato? Galera e multa", prosegue il vicepremier leghista. "Fortunatamente il 99% dei ragazzi sono persone perbene, magari vanno alla manifestazione, fanno autogestione, fanno scioperi e picchetti ma non fanno casino, non danneggiano le scuole, le strade e non insultano la polizia", ha concluso. 

 

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