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Il Pd infanga la polizia penitenziaria? Nordio spiana i dem in Aula: "Cosa c'è nel calendario 2025"

mercoledì 11 dicembre 2024

2' di lettura

Nella polemica sul calendario della polizia penitenziaria per il 2025 di cui il Pd chiede il ritiro, si aggiunge un altro tassello, le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio: "Anche nel calendario della polizia penitenziaria vi sono delle rappresentazioni pacifiche e anche negli altri calendari vi sono rappresentazioni di elementi armati, la differenza la fa l’immagine della giustizia che come sapete reca la bilancia e la spada, la bilancia senza la spada sarebbe impotente e la spada senza la bilancia sarebbe arbitria, ecco occorre coniugare le due cose. La nostra polizia penitenziaria che lavora in condizioni difficili ha il diritto di difendersi e se serve anche l’arma da fuoco questa è solo una garanzia", ha affermato il Guardasigilli rispondendo al question time alla Camera, ad un’interrogazione riguardante il calendario della polizia penitenziaria. "Le armi sono elementi buoni nella mani di chi vuole respingere la forza con la forza, sono cattive nelle mani dei rapinatori".

"Ma il Ministro Nordio ha visto il video che promuove il calendario 2025 dedicato alla Polizia Penitenziaria? Se lo ha visionato e approvato, sarebbe molto grave. Se non lo avesse visto, lo faccia, perché davvero l’immagine e il messaggio che manda hanno niente a che vedere con l’articolo 27 della Costituzione. Dal video restano impressi solo armi, manganelli, scudi. E truppe d’assalto, assetti militari. Non c’è una immagine di un carcere. E nessuna che renda l’idea del lavoro importantissimo e difficile che le persone della Penitenziaria svolgono ogni giorno nelle carceri: anche quando devono far fronte a rivolte derivanti da drammatiche situazioni di sovraffollamento, con 85 suicidi! Ma quello della Polizia è un lavoro prevalentemente fatto di professionalità, dialogo con i detenuti. Che sono persone che hanno sbagliato, pagano un debito - troppo spesso in condizioni disumane - e che devono essere recuperate. Il messaggio che si trasmette è invece solo militaresco e repressivo, con colonna sonora marziale. Temiamo che anche dietro il video ci sia traccia della ’dottrinà Delmastro, che sembra concepire la pena non come giustizia e recupero, ma come vendetta o - peggio - come gusto della vendetta", aveva tuonato il senatore Walter Verini, Segretario Commissione Giustizia e Capogruppo PD in Antimafia. Oggi è arrivata la "lezione" di Nordio che zittisce lo sbraitare dei dem. 

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