Appalti, mazzette nel ristorante e... sensitivi. Sempre più imbarazzante politicamente e non solo la vicenda di Massimo Coppola, il sindaco di centrosinistra di Sorrento finito in manette insieme a un suo stretto collaboratore, Francesco Di Maio. I due sono stati colti in flagrante in un ristorante della rinomata località costiera in provincia di Salerno mentre intascavano una tangente da un imprenditore locale. Il reato a loro contestato dalla Procura di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso è al momento quello di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il blitz della Guardia di finanza di Massa Lubrense è avvenuto martedì sera ne corso di una cena. Coinvolto nell'indagine, e questo è il tocco surreale di questa vicenda, è anche un volto noto della tv campana degli anni Novanta: un "mago", famoso con il nome d'arte di Lello il Sensitivo, che secondo gli inquirenti avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra alcuni imprenditori e il sindaco Coppola, sostenuto dal Pd e da tre liste civiche.
La mazzetta da 6.000 euro intascata al ristorante dal premio cittadino sarebbe solo una tranche di una cifra ben più alta, 120mila euro, che l'imprenditore con lui a cena gli avrebbe garantito per l'affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023-2026 (base d'asta di oltre 4,5 milioni di euro). Di quei 6.000 euro, 4.500 erano stati consegnati al sindaco e 1.500 al suo collaboratore Di Maio. Nell'abitazione di Coppola, perquisita, sono stati poi rinvenuti altri 34mila euro in contanti.
Altri 167mila euro sono stati ritrovati invece a casa di "Lello", al secolo Raffaele Guida, residente a Santa Maria a Vico e definito "fiduciario e referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori". L'ingente somma in contanti a casa di Guida era nascosta nell'incavo di un tavolo da biliardo: decisivo il fiuto di Gringo, il pastore tedesco cash-dog delle Fiamme gialle.
Già lo scorso 28 dicembre Coppola dopo un incontro con Lello il Sensitivo, era stato controllato dalla Finanza e trovato in possesso di 15mila euro nascosti in una confezione di panettone. Cifra che secondo gli inquirenti era "riconducibile a passaggi indebiti di denaro effettuati in favore del sindaco, attraverso Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti assegnati dal Comune di Sorrento".