Il dl Sicurezza agita e non poco la sinistra. E così in Aula, nell'attesa dell'approvazione finale, ecco che si catena la solita gazzarra dei progressisti. "Siamo sulla scia delle leggi fascistissime che privarono l’Italia delle libertà e dei diritti democratici. Il paragone non è eccessivo, con questo decreto dallo Stato di diritto si va verso lo Stato di Polizia, dal sistema di garanzie a quello di sorveglianza", tuona con battute che non fanno ridere la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella.
"Un decreto “che voi chiamate sicurezza ma autorizza il terrorismo di Stato”, aggiunge addirittura. Poi c'è chi evoca anche Hitler: "Siete quelli di reprimere reprimere reprimere". Insomma, parole a vanvera che fanno solo rumore. Insomma, garantire la sicurezza e il diritto alla casa con sgomberi più veloci, a quanto pare è "hitleriano". Poteva mancare Laura Boldrini? "Useremo ogni minuto a disposizione per bloccare lo sfregio giuridico che state cercando di far passare; che ci porta più indietro ed è peggio del fascista codice Rocco. Il decreto lavora sulla repressione delle libertà, contiene norme spaventose – dice- e risolve i problemi attraverso l’aumento delle pene. Quattordici nuovi reati e nove aggravanti. l'’articolo 31 del dl sicurezza o, meglio, del dl repressione, è forse il peggiore di tutti. È quello che si occupa dei servizi segreti ed è, di fatto, la legalizzazione del terrorismo di Stato". Propaganda pura.