Campioni del flop. Giorgia si rassegni, resterà premier

Sono dei professionisti di incapacità, inarrivabili, la peggiore sinistra che l’Italia abbia mai avuto
di Mario Sechimartedì 10 giugno 2025
Campioni del flop. Giorgia si rassegni, resterà premier
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La sinistra vive in una bolla che si gonfia, si gonfia, si gonfia e poi... bum! Non è la prima volta che succede in questa legislatura, ma sul referendum si sono superati. Con la valente regia di Maurizio Landini hanno raggiunto vette inimmaginabili, hanno pensato che gli italiani fossero come loro: Ztl, auto blindata (o elettrica), scorta, weekend a Capalbio, cinema America, terrazza, calice con bollicina e “oh signora mia, il fascismo”. Sono finiti al tappeto, stesi, sconfitti, hanno preso una sberla storica, i loro denti sono finiti sul ring. Loro che fanno? Ridono! Annunciano di aver vinto, è un nuovo inizio, l’Italia è con loro. Chiamate l’ambulanza.

Sono dei professionisti di incapacità, inarrivabili, la peggiore sinistra che l’Italia abbia mai avuto. D’altronde c’erano tutte le premesse, il Pd vota il Jobs Act con Renzi, la Cgil s’incazza, arriva Elly Schlein e s’accoda a un referendum della Cgil per abrogare le norme varate dal Pd. Mal di testa? È il meraviglioso mondo dei Democratici, una caotica giostra dove tutti sono fascisti, c’è la dittatura e loro fanno l’aperitivo intelligente, gridando al regime dall’esilio a Capri. Gli italiani li hanno respinti, hanno fatto una campagna da film dell’orrore e alla fine i compatrioti hanno preferito la grigliata, li hanno presi a ombrellonate, la cosa più democratica che si potesse fare.

Conseguenze politiche? A questo punto la legislatura è in discesa, a forza di provare la spallata si sono rotti la clavicola, il referendum doveva essere lo spartiacque e in effetti lo è stato, ma non come pensavano loro, l’illusione del golpetto sul governo Meloni è svanita per volontà del popolo italiano. Calendario istituzionale alla mano, c’è da scrivere la quarta legge di bilancio firmata Meloni-Giorgetti, portare a casa un paio di riforme istituzionali, mettere a punto una revisione del fisco per liberare risorse a favore dei contribuenti, spingere i consumi, chiudere la partita con l’opposizione e presentarsi alle elezioni politiche del 2027 per raccogliere un altro mandato. In tutto, si tratta di circa un anno netto di governo, poi c’è la campagna elettorale. L’ultima chance che resta a questa sinistra è l’ammucchiatissima, ma è la stessa che ha invitato i cittadini ad andare a votare il referendum, con il risultato che nessuno li ha visti votare. Professionisti del flop. Penso che Meloni sia preoccupata, questi non ne azzeccano una, in tv ridono, poi si spegne la telecamera e corrono in bagno a piangere. Giorgia si armi di pazienza e si rassegni, dovrà restare a Palazzo Chigi.