Nicola Procaccini smonta la retorica pacifista di Massimo D'Alema e del Pd. Il co-Presidente di Ecr d europarlamentare di Fratelli d'Italia ha partecipato a un confronto televisivo su Sky con la deputata del Nazareno Chiara Ghibaudo. Il tema? Neanche a dirlo, il conflitto in Medio Oriente. La dem, com'era prevedibile, aveva lanciato un'invettiva contro il governo Meloni. Secondo lei, l'esecutivo peccava di scarsa incidenza diplomatica rispetto ai conflitti in corso. "In passato abbiamo avuto – aveva detto l’esponente del Partito Democratico – uomini che avevano svolto un ruolo di mediazione, da Aldo Moro fino a Massimo D’Alema”. Deve trattarsi di un omonimo, altrimenti non si spiega.
A sentire il nome dell'ex presidente del Consiglio, a Procaccini si è accesa una lampadina. Ma è lo stesso Massimo D'Alema protagonista della guerra in Serbia e Kosovo? "Se la collega cita D’Alema non ci siamo proprio. Forse non sa che l’unica volta in cui l’Italia partecipò attivamente a una guerra, fornendo sia lo spazio aereo che le sue truppe militari, fu il 1999, quando furono attaccate Serbia e Kosovo”, la risposta dell'europarlamentare di FdI.
Otto e mezzo, il delirio di Massimo D'Alema su Trump: "Gravissime responsabilità"
"Penso che forse neanche Trump sa se combatteranno al fianco di Israele. Lui stesso ha detto che nessuno sa cosa fa...Del resto lo stesso D'Alema, ospite di Lilly Gruber a Otto e mezzo, si era dimenticato dei suoi trascorsi da capo del governo. "I regimi cambiano quando c’è capacità di cambiare nella società, non per le bombe. Basti guardare l'Afghanistan. Bel risultato... Non possiamo bombardare tutti quei Paesi che non sono democrazie. Sotto le bombe alla fine - aveva detto D'Alema - prevalgono le posizioni più radicali".