Quella lacrima da nascondere. L’orgoglio come una ferita da rimarginare. Gli sfottò dei vicini. Le domande dei parenti: «Ma come, a te Jeff Bezos non ti ha invitato?». Oddio che tragedia. Ma benvenuti al gran ballo degli esclusi da Venezia, dove mr. Amazon ha festeggiato il suo matrimonio d’incanto, e che ha trasformato in incubo i sogni (e pensate come saranno le nozze d’argento, e poi quelle d’oro).
A sera inoltrata arriva la telefonata del direttore, a cui non puoi dire di no: «Devi trovare la lista». Quale lista? «Chi non ci sarà. Clic». Una notte agitata, nel dormiveglia ti ricordi questo o quello, poi decidi di produrre qualche centinaio di inviti fasulli e ti apposti in Laguna per vedere le facce di chi è rimandato indietro col gommone. A partire da Rita De Crescenzo, che aveva persino ringraziato su TikTok «il signor Bezos e la signora Sanchez» per il gradito invito e chiedendo la lista di nozze. E poi il politicalgenerone romano, quello di destra felice e quello di sinistra fintamente arrabbiato. Risponde Goffredo Bettini: «Ma come faccio, i compagni si arrabbiano». Poi Bonelli: «E come mi vesto?». Più serio Fratoianni: «Se Elisabetta (Piccolotti, ndr) non sta più in Parlamento come facciamo col regalo”... Il migliore, Giuseppe Conte: «Ma tutto graduidamende?».
Il girone degli invidiosi include qualche celebrità della società civile. La pensionata Tiziana Ferrario, che sfoga la sua rabbia su X: «Devono proprio amarsi molto per sopportare il caldo umido di Venezia, le zanzare, le polemiche,i cambi d’abito, il trucco, i tacchi, le guardie del corpo, i party... o sono stanca io e ho bisogno di una vacanza su un’isola deserta???».
E che dire di lei, la magnifica Salis (Ilaria, non la divina di Genova): invece di pensare a salvarsi dai guai giudiziari - ma pare che possa scamparla si infogna in un post delirante contro Bezos and family, i ricchi li odia e chiama alla lotta di classe contro la super élite capitalistica. Delirio puro.
Eppure era un sogno poter partecipare. Pensate a come si sarebbe conciato Matteo Renzi, su quelle gondole straripanti celebrità. Inseguiva Bill Gates e gli toccava un ballo con la Mussolini. Il finto rifiuto di Flavio Briatore, lo sdegnato chissenefrega di Roberto D’Agostino, e la premier, Giorgia Meloni: «Già devo sopportare Trump».
Chiara Ferragni e Massimo Giletti, ciascuno preso da mille angosce sul proprio ego rimasto senza Bezos. Ci mancava il tiggi’ delle 20 a rovinare la cena a metà tra matrimonio e patrimonio. E scoprire di non far parte del jet set globale.
Col giro di telefonate a tutti gli altri rimasti fuori, i troppi esclusi dalla lista degli invitati. Loro sì che ce l’avevano fatta. A tutti gli altri nessuno che aveva telefonato. Nessuno che avesse chiesto «Vieni anche tu?». In questi casi è l’ingegno che viene in soccorso. A chi osa chiederti perché non c’era, la risposta più educata venata di sdegno ipocrita con tanto di sarcasmo: «Ma sai, ho rinunciato, era tutto così pacchiano»... Da «Lapo, nel 2018, altro clima, anima, sorrisi veri, gioia». Poi, signora mia, «l’umidità a Venezia è qualcosa di insopportabile». Eh già, forse avrebbe dovuto aver maggior successo quella petizione di Più Europa, a immancabile prima firma di Riccardo Magi, per spostare il magico evento da Venezia a Capalbio. Questione di quorum...
E fuori, i gruppettari a protestare contro la festa. Certo, se Bezos si fosse sposato con un uomo a Venezia, quelli che adesso protestavano lo avrebbero acclamato.
Ps: comunque vada per madame Lauren Sanchez sarà un successo. Già pregusta gli alimenti se Jeff dovesse mollarla. Altro che Totti e Hillary...