Lega, Matone contro Gualtieri: "Censurati i manifesti". Il sindaco: "Stereotipi etnici"

sabato 26 luglio 2025
Lega, Matone contro Gualtieri: "Censurati i manifesti". Il sindaco: "Stereotipi etnici"
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A Roma sale la tensione dopo che il sindaco dem Roberto Gualtieri ha deciso di censurare i manifesti pro-sicurezza voluti dalla Lega. "Quello di oggi è un vergognoso episodio di censura firmato Gualtieri contro la Lega e contro Matteo Salvini, con il chiaro intento di nascondere ai cittadini i successi ottenuti con il decreto sicurezza. Un tentativo di silenziarci ridicolo e maldestro, soprattutto se pensiamo che lo stesso Comune di Roma ha pagato con i soldi dei cittadini la manifestazione pro-Europa della sinistra solo qualche mese fa. Mentre la Lega combatte contro gli scippi e le occupazioni abusive, la sinistra vuole metterci il bavaglio". Così in una nota Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera.

"Mentre le periferie sono abbandonate a loro stesse e dilaniate da episodi di degrado e criminalità, Gualtieri ritiene più opportuno contrastare le buone politiche della Lega per riportare legalità e sicurezza, anziché preoccuparsi di stare dalla parte dei cittadini vessati ingiustamente da occupazioni, scippi in metro e manifestazioni illegittime. Al punto da oscurare i manifesti con cui la Lega ha voluto comunicare ai romani le misure che abbiamo approvato e fatto diventare legge per restituire in tempi lampo ai romani le proprie case occupate da abusivi", il commento della deputata della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone. "Lo trovo un gesto di avversione inaccettabile - ha proseguito la leghista - da parte di un'amministrazione benevola con le manifestazioni di sinistra e intransigente con chi la pensa in maniera diversa".

La replica del Campidoglio non si è fatta attendere: "I manifesti della Lega sono stati rimossi perché violano le norme vigenti circa i contenuti etici delle pubblicità. Si tratta di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini: non si tratta dunque di censura, ma dell'applicazione puntuale delle norme vigenti. Resta ovviamente possibile presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento".

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