Il diktat della sinistra targata Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni è uno solo: attaccare Giorgia Meloni, sempre e comunque. Lo si è capito alla perfezione dopo l'accordo raggiunto tra Unione europea e Stati Uniti sui dazi voluti da Donald Trump. A più riprese il presidente del Consiglio è stato definito da autorevoli esponenti dem "uno zerbino", succube dell'alleato americano. Come se l'accordo non fosse stato raggiunto da Ursula von der Leyen, l'idolo della sinistra fino all'altro ieri. Ma tant'è.
"La sinistra che governa in Europa - ha commentato su X il senatore di Fratelli d'Italia Marco Lisei -, sostenendo la von der Leyen e affermando che dovesse essere l'Europa a trattare com'è effettivamente accaduto - e non Giorgia Meloni - ora si lamenta perché l'accordo sui dazi non è soddisfacente. Ovviamente, la colpa è comunque di Giorgia Meloni. Quando pensi che abbiano superato il senso del ridicolo, riescono sempre a sorprenderti. I dazi peggiori che abbiamo in Italia - ha concluso - si chiamano Elly, Giuseppi e Bonelli".
L'account social di Fratelli d'Italia ha ricondiviso su X il post del senatore Marco Lisei, aggiungendo il seguente commento: "La sinistra non cerca soluzioni, ma solo pretesti per attaccare il Governo".
La sinistra non cerca soluzioni, ma solo pretesti per attaccare il Governo. pic.twitter.com/ROgIfHFHU6
— Fratelli d'Italia (@FratellidItalia) July 29, 2025