Falce e secchiello: ecco l'economia balneare del Pd

martedì 12 agosto 2025
Falce e secchiello: ecco l'economia balneare del Pd

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​«Le spiagge vuote sono la cartolina del governo Meloni. Milioni di italiani stanno rinunciando alle vacanze perché non se le possono permettere». È il mantra che Elly Schlein va ripetendo da giorni per racimolare qualche consenso tra villeggianti alle prese con lettini e ombrelloni. Peccato che, come spesso le accade, la sua analisi è campata per aria. Detto altrimenti: le spiagge non sono affatto vuote. Certo, i prezzi di alcuni servizi sono cresciuti, ma questo perché la domanda è forte, contrariamente a quanto sostiene la segretaria dem. Un dato su tutti: da giugno a settembre, Unioncamere, Ministero del Turismo e l'Agenzia nazionale del turismo (Enit) stimano una crescita di 5 milioni di arrivi (il 7,69%) sul 2024, pari a 70 milioni di turisti, di cui 38,5 milioni di stranieri. Federalberghi e Tecnè prevedono poi che nello stesso periodo saranno 36,1 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio, per un giro d'affari di 41,3 miliardi di euro, in aumento dell'1,7% rispetto al 2024.

E queste previsioni sono confortate dai dati consolidati: a giugno sono andati in vacanza 17,8 milioni di italiani, 600mila in più dell'anno prima. Inoltre, per quanto riguarda il turismo balneare, tra giugno e agosto le stime di Assoturismo indicano 20,7 milioni di arrivi, in crescita del 2%, e 110,1 milioni di presenze (+1,1%), per una spesa di 22 miliardi di euro. Nel complesso, a giugno, secondo il Ministero dell'Interno, gli arrivi nelle strutture ricettive sono stati 21,68 milioni contro i 19,7 del 2024 (+10,2%). Insomma, del crollo del turismo estivo non c'è traccia nei numeri. Quanto al fatto che gli italiani siano alla canna del gas, è vero che uno su tre nel 2024 non si è potuto permettere una vacanza, come segnala Eurostat, ma al tempo stesso è vero che questo è il dato più basso dal 2004 e solo Polonia, Francia e Germania registrano numeri migliori. Senza contare un simpatico paradosso: la sinistra, che fino a pochi giorni fa aveva fatto del contrasto al fenomeno dell'overtourism una sua priorità, ora si lamenta che di turismo ce n'è troppo poco.  

La sinistra ha perso il senso del ridicolo Fin qui l'analisi che Schlein, e con lei tutta la sinistra, fa della situazione attuale. Ma il bello viene quando dalla teoria si passa alle proposte concrete. Per esempio, la soluzione al caro-ombrelloni scatenato dalla presunta rapacità dei balneari va cercata, per Angelo Bonelli, portavoce dell'Avs, in una sorta di esproprio proletario delle concessioni. L'esponente ecologista ha infatti presentato una proposta di legge che prevede che almeno il 70 per cento di «ogni arenile balneabile resti di libero e gratuito utilizzo, con facoltà per Regioni e Comuni di aumentare tale quota». Quanto poi alla questione salariale, l'unica proposta della sinistra è il famigerato salario minimo. Qui le critiche sono numerose. Per altro, come sottolineato da diversi economisti, fissare per legge un minimo alle retribuzioni rischiando di allineare tutti gli stipendi verso il basso.

Ma è sul fronte del costo della vita che i numeri sbugiardano platealmente la narrazione costruita da Pd e soci. Perché, stando ai dati Istat di ieri, l'inflazione è tornata a livelli fisiologici, dopo la fiammata del 2022-2023. A luglio, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4% su giugno e dell'1,7% sullo stesso mese dell'anno prima, un tasso in linea con quello perseguito dalla Banca centrale europea (2%). Anche l'export, nonostante le incertezze dovute all'imprevedibilità delle mosse di Donald Trump e dopo una battuta d'arresto dei mesi scorsi, è tornato a marciare spedito. Anticipando l'entrata in vigore dei nuovi dazi al 15%, gli americani sembrano aver fatto incetta di prodotti italiani a giugno, con un incremento del 10,3% su un anno prima.

Ma le vendite vanno a gonfie vele anche verso altri Paesi, come ha spiegato sempre l'Istat. A giugno l'export è cresciuto infatti in valore del 4% rispetto a maggio e del 4,9% sullo stesso mese del 2024. In volume la crescita annua è invece dello 0,8%. Tra i settori più dinamici ci sono la farmaceutica (+39,0%), i mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli (+15,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,0%) e gli apparecchi elettrici (+3,5%). Calano invece su base annuale esportazioni di autoveicoli (-2,9%), computer e apparecchi elettronici e ottici (-2,7%). «Gli ombrelloni chiusi sono un manifesto di tre anni di destra al governo: i costi esplodono, i salari frenano. La gente rinuncia ad andare in vacanza» continua invece a ripetere imperterrita Schlein. Il jukebox di frasi fatte deve essere inceppato. ​