Pasquale Tridico, bufera in Calabria: in lista la Di Cesare, la prof che "coccola" le Br

lunedì 1 settembre 2025
Pasquale Tridico, bufera in Calabria: in lista la Di Cesare, la prof che "coccola" le Br

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Un grosso caso politico. Una vicenda che fa insorgere il centrodestra, che non lesina aggettivi durissimi per commentarla: “Sconcertante”, “imbarazzante”, “preoccupante”, “vergognosa”. Si parla della scelta di candidare Donatella Di Cesare nella lista che sostiene Pasquale Tridico in Calabria. Una decisione che ha sollevato un polverone, mettendo in difficoltà anche lo stesso ex presidente dell’Inps, animatore della lista.

A sollevare il caso, prima ancora della politica, era stato l’Osservatorio nazionale Anni di Piombo, che ha ricordato l'inaccettabile elogio delle Br, “l’inquietante post con cui Di Cesare ha omaggiato la morte della brigatista Barbara Balzerani. La ‘compagna Luna’, come la dottoressa ha affettuosamente definito la Balzerani, è stata un’attiva terrorista e dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse, responsabile di numerosi delitti tra cui l’omicidio del magistrato Girolamo Minervini e l’agguato di via Fani, in cui persero la vita cinque membri delle forze dell’ordine e venne rapito il Presidente Aldo Moro”, ricordano dalle parti dell'Osservatorio. Già, una recente e aberrante presa di posizione, che però non ha fermato Tridico dal candidarla.

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Il richiamo dell’Osservatorio è netto: “Il post pubblicato da Di Cesare – hanno ricordato – sfiorava l’apologia del terrorismo, tanto da costringerla a rimuoverlo, ma le sue idee non hanno avuto alcun ravvedimento o condanna esplicita. Quale esempio si vuole davvero offrire ai giovani quando si propongono persone con simili riferimenti morali a governare le istituzioni ad ogni livello? Il Movimento 5 Stelle ritiene davvero necessario raccogliere consensi inserendo tra le proprie fila soggetti di questo genere?”.

La critica si è presto trasformata in un corposo caso politico. “La candidatura della professoressa Donatella Di Cesare suscita seria preoccupazione, alla luce di sue precedenti dichiarazioni pubbliche, eccessivamente indulgenti, quasi assolutorie, in occasione delle morte della brigatista, mai pentita, Barbara Balzerani”, picchia duro andnado dritta al punto Wanda Ferro, coordinatrice di Fratelli d’Italia in Calabria, posizione sposata in pieno dai vertici nazionali del partito.

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La decisione di candidarla di Tridico sembra insomma aver sortito l’effetto contrario, scatenando una bufera che mette in discussione la strategia politica dietro la lista. Già, difficile spiegare all'elettorato la decisione di proporre in lista qualcuno che "liscia il pelo" alle Brigate Rosse.